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SULMONA – E’ stato un tira e molla che è andato avanti per settimane e ha tenuto tutti con il fiato sospeso, soprattutto le famiglie assegnatarie. Ma alla fine è arrivata l’intesa sui canoni d’affitto per i contratti di quartiere di viale della Metamorfosi che saranno assegnati a giorni. La data indicata è quella del 6 settembre. Dopo le cifre improponibili ed esorbitanti di cui si è sentito parlare, alla fine è stato raggiunto l’accordo. I canoni d’affitto oscilleranno da un importo minimo di 220 euro a un massimo di 370. La delibera di Giunta doveva essere adottata in giornata ma poi la Segretaria Comunale, Nunzia Buccilli, è stata chiamata a scavalco dal Prefetto in un altro comune del circondario. L’appuntamento con la ratifica è rimandata di 48 ore, almeno ché domani il sindaco Annamaria Casini non faccia in tempo a tornare da Roma. Fatto sta che le ultime ore si sono rilevate decisive per mettere tutto nero su bianco. Perché alzare ancor di più le tariffe sarebbe stato uno schiaffo all’emergenza abitativa, oltre a una mancanza di rispetto per quelle famiglie che danni attendono una casa con contratti di affitto agevolati. lavori di costruzione del palazzo sono terminati dopo 15 anni. L’importo di 5 milioni, sui 9 totali per sistemare anche verde pubblico e aree urbane di viale delle Metamorfosi e viale Sallustio, è servito a costruire nell’area libera di viale delle Metamorfosi – da 3mila metri – che sbuca sulla statale (nei pressi della palazzina Ater), 64 alloggi di ultima generazione a canone concordato (cioè da un minimo di 220 euro al mese a un massimo di 340). Otto per anziani al piano terra (di cui 4 da 64 metri quadri e 4 da 43) con accessi per i diversamente abili; 16 per giovani coppie da 63 metri quadri; 16 per anziani (di cui 4 da 43 metri quadri e 12 da 31); 24 per studenti (che non hanno risposto). Nel progetto ci sono anche un poliambulatorio, una sala ritrovo per anziani e sale studio. Ma dei 64 alloggi solo 6 ne verranno assegnati subito. Una decina hanno rinunciato proprio per le lungaggini burocratiche. Per gli altri sarà necessario indire un nuovo bando. Dopo la fumata bianca si attende la delibera di Giunta e l’assegnazione. E l’esperienza insegna che non si può cantar vittoria prima del tempo.

Andrea D’Aurelio

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