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INTRODACQUA – La Procura della Repubblica di Sulmona dispone ulteriori accertamenti tecnici-peritali per far luce sulla vicenda del crollo del tetto al Palazzetto dello sport di Introdacqua. L’esame peritale avrà luogo martedì prossimo alle ore 10 ed è un ulteriore tassello nelle mani della magistratura che vuole accertare tutte le eventuali responsabilità su quel crollo risalente al 10 febbraio 2012. “Rimane sempre attiva l’azione di controllo sull’operato del governo comunale, per fare chiarezza su fatti di eccezionale gravità, come quella di un crollo di una struttura pubblica di quelle dimensioni. La minoranza ha sempre dato dimostrazione di esercitare la doverosa azione di controllo amministrativo, con senso di responsabilità, esclusivamente nell’interesse della cittadinanza”- scrivono dal gruppo consiliare Uniti per Introdacqua- spiegando che “gli ulteriori riscontri disposti sulla struttura pubblica implosa, permetteranno di accelerare i tempi del processo e, verificare ulteriormente, le cause del crollo ed accertare le responsabilità.” Fu proprio la minoranza due anni fa a richiedere l’intervento di Striscia La Notizia. L’inchiesta conta complessivamente otto persone indagate di cui sette di loro, tecnici e responsabili della ditta esecutrice, per il crollo. Il palazzetto realizzato negli anni Novanta costò quasi un milione di euro, stanziati dalla Regione. Per tanti anni restò inutilizzato, fino al 2008 quando fu inaugurato e le varie associazioni sportive e le scuole cittadine iniziarono finalmente ad utilizzarlo. Il crollo del tetto avvenne nella notte del 10 febbraio 2012 in seguito ad un’abbondante nevicata. La sera precedente una squadra di calcio locale si era allenata nel palazzetto, rischiando di finire sotto il tetto pericolante. Subito dopo il crollo la Procura aprì un’inchiesta sollecitata soprattutto dall’ allora sindaco Giuseppe Giammarco. Nell’aprile di due anni fa s’interessò della vicenda anche una troupe di Striscia la notizia, sollecitata dagli stessi consiglieri di minoranza. Da quel momento, anche grazie all’insediamento del nuovo procuratore Giuseppe Bellelli, l’inchiesta ha subito un ulteriore impulso. A dicembre 2017 arrivò l’archiviazione del Gip per l’attuale sindaco Terenzio Di Censo. Per il giudice non ci fu abuso d’ufficio.

Andrea D’Aurelio

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