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PACENTRO – Ha ritirato il pacco per conto del nipote, consegnando una somma di 1200 euro. Ma quando lo ha aperto si è accorto che era completamente vuoto. La banda del pacco colpisce ancora. L’ennesima truffa è stata messa a segno ieri sera a Pacentro ai danni di un anziano residente in paese. Il modus operandi è sempre lo stesso. Prima la telefonata che allerta la vittima sul pacco da ritirare per conto di un familiare, quasi sempre un nipote o un parente prossimo. Poi la richiesta di denaro da consegnare all’istante a uno dei malviventi che si presenta sotto casa. L’anziano di Pacentro, quando si è accorto di essere caduto nel tranello, ha allertato il centralino del 112. In tarda serata i Carabinieri della locale stazione hanno passato al setaccio strade, vicoli e traverse secondarie del paese. Ma dei malviventi nessuna traccia. E’ un fenomeno che purtroppo continua a manifestarsi in Valle Peligna. Nelle scorse settimane altre truffe sono state messe a segno in quel di Roccacasale mentre a novembre 2018 la banda del pacco si era spostata in Valle Subequana. In queste truffe c’è un finto corriere che telefona ai malcapitati – spesso persone anziane e sole in casa – dicendo che il nipote o il figlio, chiamandoli col loro vero nome di battesimo, hanno effettuato degli acquisti online e che il pacco arriverà a casa con una spesa di diverse centinaia di euro. Si tratta di cifre parecchio alte, dai 600 agli 800 euro. Qualora non venisse pagato, i truffatori avvertono che ci sarà una ulteriore penale da pagare per i destinatari del pacco: a quel punto gli anziani si offrono di pagare e la truffa è servita. Il consiglio è sempre lo stesso: diffidare delle telefonate di chi non si conosce e chiede soldi e chiamare tempestivamente le forze dell’ordine, ma dal telefono cellulare perché l’utenza fissa viene bloccata dai malviventi.

Andrea D’Aurelio

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