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SULMONA – Un investimento di dieci milioni di euro per un progetto che non penalizza la stazione di Sulmona e sarà realizzato in 900 giorni. A svelare il progetto della bretella ferroviaria è l’amministratore unico di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile, rispondendo alla lettera del sindaco di Sulmona Annamaria Casini. Bretella come opportunità e potenziamento della stazione centrali. Questi sono i due concetti ribaditi dal numero uno di Rfi, come aveva anticipato a Onda Tg lo scorso 14 ottobre. Prossima tappa nell’itinerario di realizzazione sarà la conferenza dei servizi, che verrà convocata in tempi brevi e dove si cominceranno a gettare le reali fondamenta del progetto di bretella ferroviaria. “E’ un chiarimento molto significativo, anche se il progetto nella lettera è stato descritto in linea di massima, perché solo successivamente sarà redatto in ogni particolare – ha dichiarato il sindaco in un incontro con i giornalisti, questo pomeriggio – da ottobre scorso avevo sollecitato l’amministratore delegato Rfi a fornirci elementi certi sul progetto”. La lettera dell’amministratore delegato, come riferito dal sindaco, chiarisce che una fermata verrà istituita nella stazione di S.Rufina, che fu l’originaria stazione del capoluogo Peligno. Per collegare la nuova fermata alla provinciale 51, tra Sulmona e Pratola, sarà realizzato un sottopasso di 69 metri e davanti alla nuova fermata sarà realizzato un parcheggio di 2700 metri quadrati. Interventi consistenti sono anche previsti per la stazione centrale, con nuove rampe, ascensori, marciapiedi, il servizio wi-fi free ed altri interventi di tecnologia avanzata, per un complessivo restyling. “La grande scommessa sarà quella di avvicinare sempre più in termini di velocizzazione della linea ferroviaria Sulmona ed il centro Abruzzo a Pescara e quindi alla costa – ha concluso il sindaco – in questo modo se ne trarranno numerosi vantaggi, per il turismo anzitutto ma anche per altre relazioni che potranno risultare utili alla nostra città e all’intero comprensorio”.

Andrea D’Aurelio

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