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SULMONA – Una commissione edilizia scolastica provinciale per fare il punto della situazione sull’istituto tecnico De Nino-Morandi di Sulmona e per individuare delle soluzioni volte al rientro immediato in città. A chiedere la seduta della commissione, da tenersi a Sulmona nei primi giorni di febbraio. è stato questa mattina il consigliere, Andrea Ramunno. A riaccendere i riflettori sullo storico plesso scolastico dei ragionieri e geometri è stata nei giorni scorsi Onda Tg che ha documentato lo stato di incuria e degrado, con tanto di video diventato virale sui social, lanciando la notizia sul “ritorno” della Procura della Repubblica dell’Aquila nella sede di via D’Andrea. “All’ordine del giorno ho chiesto al presidente De Santis di inserire la presentazione e discussione di proposte per permettere il rientro immediato dell’istituto De Nino-Morandi in città e come secondo punto una discussione e illustrazione situazione attuale della sede originaria dell’istituto”- spiega Ramunno- “ho chiesto di invitare alla commissione al gli organi istituzionali interessati oltre i tecnici della provincia dell’Aquila e cioè Provveditorato alle opere pubbliche, Istituto d’istruzione superiore E. Fermi, Comune di Sulmona, Società Promedia Srl incaricata della progettazione sulla struttura di Via D’Andrea. L’obiettivo è quello di riportare rapidamente l’istituto in città e l’unico modo per farlo è quello di fare dialogare gli enti e soggetti istituzionali interessati al fine di velocizzare le procedure ed evitare problemi come già avvenuto in passato. Sottolineo che ho chiesto esplicitamente di convocare la commissione a Sulmona per testimoniare il valore che ha la risoluzione della questione De Nino-Morandi per la città e il suo territorio”- conclude il consigliere provinciale. Nelle scorse settimane la consigliera comunale Elisabetta Bianchi aveva richiesto una capigruppo per lo stato dell’arte del progetto, senza ricevere risposta. Quello che si sa che all’inizio dell’anno è cambiato il Rup (Responsabile Unico Procedimento) per i lavori di ristrutturazione della sede storica mentre l’ipotesi di un rientro a Sulmona in via Dalmazia resta solo tale nel senso che è da concertare e prendere con le pinze. La città osserva e si rammarica perché in quelle pareti, i ragionieri e geometri diventati professionisti nel corso degli anni, hanno lasciato un pezzo di vita.

Andrea D’Aurelio

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