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SULMONA – “Risparmiaci i teatrini a cui stiamo assistendo, scegli definitivamente se essere forza di governo e contribuire con il tuo lavoro ai risultati attesi, oppure, con estrema dignità passa in minoranza e denuncia l’incapacità di questa giunta”. L’affondo alla consigliera regionale Udc, Marianna Scoccia, arriva dal consigliere comunale di Sulmona Fabio Pingue che dopo le polemiche sollevate dal comitato pendolari, sui fondi regionali che tagliano fuori la Valle Peligna, non ha retto. Quella di Pingue è un’esortazione che assume i toni di un attacco politico. “Era appena lo scorso ottobre, quando, insieme a Maurizio Di Nicola, allora consigliere regionale delegato ai trasporti, eravamo riusciti, attraverso una politica di ascolto e azione, a soddisfare le esigenze dei comitati dei pendolari di Sulmona. Lavoro, complesso, ma trasparente ed efficace. Lavoro che sarà vanificato dai disagi che l’attuale Giunta Regionale regalerà ai pendolari abruzzesi e che contrasta nettamente con la politica dei due forni sposata dalla consigliera Scoccia. Fa l’opposizione alla sua maggioranza e la maggioranza all’opposizione, a suon di annunciate “battaglie”, senza alcuna proposta e restando di fatto sempre indenne da responsabilità di governo. E no. Marianna, hai già fatto la campagna elettorale”- scrive Pingue rivolgendosi alla consigliera. “Una propaganda forte con la quale hai scelto di schierarti a destra. Ti sei coraggiosamente posta in aperta discontinuità all’attuale opposizione e perfino alla politica di tuo marito Andrea Gerosolimo, assessore della precedente legislatura di centro sinistra. Decisione difficile, suppongo. Dovevi essere fermamente convinta della capacità di governo dei tuoi alleati. Ebbene, a pochissimi mesi dalle elezioni, la presa di distanza dall’operato della Giunta con toni tanto forti, su temi centrali quali le politiche sanitarie e i trasporti, disconosce quelle scelte. Questo, però, può significare solo due cose: ammettere di aver completamente sbagliato, oppure di essersi alleata con il favorito, sfruttando l’effetto Lega pur di conquistare lo scranno, indipendentemente da qualsivoglia condivisione di idee e progetti”- continua il consigliere comunale che non le manda a dire. Secondo Pingue “questo territorio non ha bisogno di grida di battaglia, di adunata alle armi o di forcaiole rivendicazioni. Ha bisogno di Donne e Uomini che lavorino per rispondere con concretezza alle responsabilità che si sono assunti, che siano propositivi, che producano soluzioni, che risolvano i problemi con atti e provvedimenti”. Da qui l’appello- affondo lanciato alla Scoccia: “Lascia fare l’opposizione all’opposizione. Tu sei nella posizione, privilegiata, di poter (e dover) dare risposte. Fallo”. Pingue quindi chiede alla consigliera regionale di scegliere se stare dentro ( in maggioranza) o fuori e passare all’opposizione. E’ la stessa scelta che il consigliere comunale si è ritrovato a compiere nell’assise comunale di Sulmona. E prima di cambiare scranno in Consiglio di tempo ce ne è voluto. Un passaggio che si è realizzato, dopo due anni e mezzo di mandato e sei mesi di tensioni, proprio durante la campagna elettorale per le regionali quando il sindaco Annamaria Casini appoggiò pubblicamente proprio la Scoccia.

Andrea D’Aurelio

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