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SULMONA – A vincere è stato il Borgo di S.M. Tomba per la sommatoria dei punteggi dopo le quattro sfide della finalissima disputata contro il Sestiere di Porta Japasseri. Ma il vero trionfo, nella diciassettima edizione della “Cordesca”, è stato il fair play e la “lezione” di umanità che è arrivata dai più piccoli. Strette di mano, compostezza e correttezza nelle sfide all’anello, le lacrime per chi non è arrivato a disputare la finale per infortunio, gli applausi dei vincitori ai vinti, la commozione sugli spalti ma soprattutto a bordo campo. In un mondo dove i valori del rispetto reciproco e dell’amicizia cadono nell’oblio, la Giostra si conferma una realtà che educa e aggrega i ragazzi in una fase delicata della vita. Tutto il resto è secondario. Il Palio dell’edizione 2019 della Cordesca, realizzato dall’artista Mario Sulprizio, è andato quindi al Borgo della Tomba che ritrova la vittoria dopo sei anni. Un regolamento complesso quello della Giostra dei ragazzi che prevede una serie di sfide divise per categoria: scuole elementari e scuole medie. Tomba e Japasseri hanno avuto la meglio e si sono affrontati nelle quattro sfide ( due per ogni categoria) che compongono la finale. Grande esultanza al momento della proclamazione dei risultati da parte di Fiorenza Quadraro, dopo gli aggiornamenti sulle singole sfide a cura di Claudio Natale e le interviste a bordo campo di Rosario Ciacchi e Michele De Blasis. “Da questi ragazzi arriva una grande lezione di umanità”- ha esordito il sindaco Annamaria Casini consegnando il Palio ai vincitori insieme all’artista Sulprizio e al Presidente onorario della Giostra, Mimmo Taglieri. “Abbiamo creato un grande allevamento per avvicinare i ragazzi alla Giostra attraverso la collaborazione con le scuole”- ha concluso Taglieri. E la Cordesca lascia nei cuori la gioia di chi si mette in gioco. Vince, perde, combatte e si rialza. Una grande lezione di umanità per tutti. Nessuno escluso.

Andrea D’Aurelio

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