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SULMONA – “La minoranza consiliare non sarà complice di questo disgustoso disegno. Se Gerosolimo ha deciso di defenestrare la Casini (perché ritenuta non più funzionale alle sue esigenze), abbia il coraggio di venire allo scoperto, denunci pubblicamente il disastro perpetrato alla città da questa amministrazione comunale e non si nasconda dietro la sfrontatezza di personaggi che si prestano alle soluzioni più spregiudicate per appagare esigenze personali e familiari”. La dura reazione alle dichiarazioni di Bruno Di Masci che, in un’intervista rilasciata a Onda Tg ha aperto la crisi definendosi “capo dell’opposizione”, arriva da cinque consiglieri della minoranza Maurizio Balassone, Francesco Perrotta, Fabio Pingue, Roberta Salvati e Mauro Tirabassi. La maggioranza della minoranza, tenendo conto che la posizione di Elisabetta Bianchi è diversa, non ci sta a riconoscere a Di Masci il ruolo di “capo” di una compagine che aveva abbandonato per addivenire all’accordo con i civici gerosolimiani che diede vita alla giunta tecnica. “La vicenda, ad una superficiale lettura, potrebbe ascriversi al novero delle numerose fibrillazioni che hanno segnato l’incerto e travagliato triennio dell’Amministrazione Casini. Senonché i fatti si sono colorati anche di tinte fosche”- intervengono i cinque della minoranza che ricordano i rumors ripotati da tutti gli organi di informazione sulle vere fibrillazioni, quelle legate alla gestione delle assunzioni. “L’estrema gravità del pettegolezzo, unito all’inopinata assenza della maggioranza nella seduta del Consiglio Comunale di mercoledì scorso, avrebbe imposto una secca smentita e una dimostrazione di solidità”- continuano i consiglieri che passano all’attacco: “la verità è che licenziare anzitempo anche questo Sindaco sarebbe troppo perfino per Andrea Gerosolimo, che rischia di passare alla storia di questa città solo per aver promosso lo scioglimento anticipato dei Consigli Comunali. Così, gli viene incontro il suo ex nemico Bruno e, bighellonando in qualche bar della città, stringono un patto scellerato per sciogliere il Consiglio Comunale ed andare a elezioni anticipate nella primavera prossima, costruendo un cartello di liste insieme a ben noti grandi vecchi della politica cittadina. Intanto, il fedelissimo Amministratore Unico del Cogesa  rende noto che i concorsi annunciati ed in parte espletati durante la precedente campagna elettorale saranno riattivati nei prossimi giorni, in vista dell’imminente nuova propaganda”. La minoranza prende quindi le distanze da questo “disgustoso disegno” come lo hanno definito i cinque consiglieri e glissa sulla proposta-provocazione lanciata ieri  nell’edizione serale di Onda Tg dalla consigliera comunale, Elisabetta Bianchi, sulla mozione di sfiducia per il sindaco, Annamaria Casini. I cinque, o almeno qualcuno di loro, ricordano che la mozione è un atto meramente politico e non comporta lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il segnale certamente arriverebbe per la Casini ma la “diserzione” della maggioranza in Consiglio Comunale è già un’avvisaglia come ricordato dallo stesso Di Masci che intanto oggi, in un’intervista rilasciata al Tg3, ha annunciato il voto contrario alla mozione della Bianchi e il ritorno alle urne già a maggio.

Andrea D’Aurelio

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