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CAMPO DI GIOVE – C’è una ricrescita di abete bianco nella pineta storica di Campo di Giove. La scoperta è stata fatta nei giorni scorsi quando i Carabinieri Forestali di Cansano, sono tornati sul posto per la verifica dei lavori del taglio degli alberi, che ha fatto scattare una serie di richieste di accesso agli atti, l’ultima del consigliere regionale Leandro Bracco, dietro sollecitazione di un gruppo di cittadini, una decina, che hanno chiesto più attenzione per il patrimonio ambientale-naturalistico. Si tratta di un caso raro in Abruzzo visto che la popolazione più a sud di abete bianco che si trova in Italia è quella nei pressi del Gran Sasso. Stando ai primi accertamenti eseguiti dai Forestali l’origine potrebbe derivare da qualche residente che ha messo a dimora una pianta nel proprio giardino senza accorgersi ovviamente che qualche seme è finito poi nella pineta. Per la Forestale questa “presenza” è da valorizzare ma come dovranno stabilirlo gli organi preposti. Bisogna capire se si vuole procedere, ad esempio, a una ripulitura della pineta per permettere migliore innovazione. Ma questo al momento è l’unico suggerimento che è arrivato al Parco. Per ora sono 83 gli alberi tagliati per valorizzare il nodo ferroviario della Sulmona-Carpinone. “Tutto è stato fatto con estrema attenzione e sicurezza”- ribadisce Fausto Sarra che si è occupato degli interventi- “è noto a tutti che sono state rilasciate le varie autorizzazioni”. Ora resta da risolvere la questione dell’abete bianco, sconosciuta anche ai più informati, mentre bisogna calmierare le esigenze delle istituzioni con quelle della natura e dei cittadini che si sono messi avanti per protestare, chiedendo trasparenza e concertazione in tutte le scelte.

Andrea D’Aurelio

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