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SULMONA – La proroga concessa dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila non è per il medico in servizio presso il nosocomio peligno ma per quello che svolge mansioni all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Non cambia nulla per il reparto di oncologia dell’ospedale di Sulmona che continua ad operare con una sola dottoressa, il cui contratto scadrà a fine mese. Il Tribunale per i diritti del Malato, per il tramite della coordinatrice Catia Puglielli, annuncia battaglia e si dice pronto ad adire le vie legali in caso di interruzione di pubblico servizio. Recentemente l’azienda sanitaria, con apposita delibera del Direttore Generale, ha prorogato i termini del contratto, con decorrenza 4 agosto 2020, alla dottoressa Verna che risulta assegnata al presidio ospedaliero di Sulmona. Sotto il profilo formale nulla da eccepire se non fosse che il medico in questione presta servizio al San Salvatore. Resta quindi in sospeso la questione tutta sulmonese della carenza di organico. La Asl ha stabilizzato il contratto a una dottoressa che è in maternità mentre l’altra unità è stata reclutata a tempo determinato con contratto in scadenza il 29 febbraio. Permane la preoccupazione dei malati oncologici che cercano stabilità tant’è che serve un’altra proroga per scongiurare la “chiusura” delle attività del reparto. “L’utenza è stufa”- tuona la coordinatrice Puglielli- “bisognerebbe garantire sotto il profilo assistenziale una continuità senza più alternanza di medici. Noi vorremmo che alla scadenza del contratto torni la dottoressa dall’Aquila a Sulmona. Sarò io personalmente presente per verificare. Questa volta, se si dovesse configurare l’interruzione di pubblico servizio (speriamo che non succeda) , sarò pronta ad adottare le tutele legali”.

Andrea D’Aurelio

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