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SULMONA – Con il certificato di agibilità si chiude la trafila burocratica per il rientro dei ragionieri e geometri a Sulmona. La S. Antonio Srl, ditta che si è aggiudicata la manifestazione d’interesse bandita della Provincia dell’Aquila per il reperimento di una sede alternativa a quella storica ancora chiusa, ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per la consegna dei lavori ed ora la palla passa alla Provincia dell’Aquila che deve allocare la somma necessaria in bilancio ( all’inizio si parlava di circa 100 mila euro) e fissare il trasloco della popolazione scolastica di concerto con la Dirigenza del Polo Fermi. Dalle vacanze di Natale, l’arco temporale che si era individuato per il trasferimento degli studenti, si è arrivati a primavera. Ne consegue che si punta a un rientro durante le festività pasquali, quest’anno più lunghe del solito, vista la coincidenza del 25 aprile. Ma andiamo con ordine. In un missiva protocollata lo scorso 21 febbraio la ditta ha inviato alla Provincia dell’Aquila il resoconto delle autorizzazioni reperite. Si tratta della comunicazione dell’approvazione Suap da parte del comune di Sulmona come pure della segnalazione della certificata agibilità trasmessa al Suap (Sportello Unico Attività Produttive) e della relativa documentazione tecnica che comprende, fra le altre cose, le dichiarazioni sugli impianti, il collaudo statico e l’accatastamento. Ma la ditta ha presentato anche la copia della progettazione anticendio e il relativo parere di esame progetto oltre alla scia completa di documentazione tecnica e dichiarazioni di legge. Tutto fatto verrebbe da dire o quasi. Mancano infatti gli atti amministrativi conclusi che vanno a sugellare tutta la parte procedurale: l’allocazione della somma in bilancio, passaggio che sarà effettuato nella seconda metà di marzo come ha fatto sapere il consigliere provinciale Mauro Tirabassi e la firma del contratto di locazione che avverrà subito dopo. Ma si sa cosa c’è di mezzo tra il dire e il fare. In questo caso c’è di mezzo la volontà politica. C’è di mezzo chi doveva incalzare e non l’ha fatto. C’è di mezzo chi continua a seguire la vicenda a tamburo battente, come il comitato De Nino-Morandi, capitanato dal portavoce Franco D’Amico. C’è mezzo poi un’intera popolazione scolastica che resta col fiato sospeso. Si spera quindi che la fase finale proceda in modo spedito. E chissà se il De Nino- Morandi vivrà la sua risurrezione visto che il rientro della scuola potrebbe coincidere con le feste pasquali, salvo sorprese.

Andrea D’Aurelio

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