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SULMONA – La Regione Abruzzo ha rilasciato il parere di compatibilità programmatoria per la realizzazione di un laboratorio analisi cliniche e microbiologiche nel comune di Sulmona ma in ospedale continua a regnare il caos visto che resta in servizio solo un’unità che non riesce ad evadere le molteplici richieste che arrivano dagli utenti. La determina è stata pubblicata lo scorso 20 febbraio sul Bura ( Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo). Non che le due cose siano per forza collegate ma è il Tribunale per i diritti del Malato a chiedere alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila di adottare lo stessa sistema che è stato posto in essere per la riattivazione del reparto di chirurgia dell’ospedale di Castel Di Sangro. Per assumere i medici e implementare la pianta organica l’azienda sanitaria ( Asl 1) ha attinto dalla graduatoria della Asl di Teramo, previo accordo tra le due amministrazioni. “E’ un sistema virtuoso che si può ripetere anche per il laboratorio analisi dell’ospedale di Sulmona”- fa notare il coordinatore Tdm, Catia Puglielli, non senza rimarcare che “per un ospedale di primo livello ( sempre se sarà cambiata la classificazione ndr) è necessario potenziare e rafforzare le piante organiche dei singoli reparti ed evitare che la creazione di ulteriori strutture sul territorio vadano a depotenziare l’ospedale”. Un caso simile è avvenuto anche per la chirurgia di Castel Di Sangro dal momento che la Regione, quasi contestualmente, ha dato il via libera per un poliambulatorio con specializzazione chirurgica mentre la Asl disattivava l’attività del reparto ospedaliero, ripristinata in 24 ore.

Andrea D’Aurelio

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