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Chrysler Group LLC CEO Sergio Marchionne (R) and more than 800 UAW-represented employees welcomed Vice President Joe Biden (L) to Chrysler's Toledo Assembly Complex, home of the new 2011 Jeep Wrangler in Toledo, Ohio, USA, 23 August 2010. ANSA/JOE WILSSENS +++EDITORIAL USE ONLY+++

SULMONA – Ha scosso e rattristato anche la città di Sulmona la notizia della morte di Sergio Marchionne. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni. Oggi il suo cuore ha cessato di battere. Il manager è morto a Zurigo, nella clinica dove era ricoverato da fine giugno. Accanto a lui la compagna Manuela Battezzato e i figli Alessio e Tyler. Nato a Chieti 66 anni fa, figlio di un maresciallo dei Carbinieri. Studi in Canada (tre lauree in Filosofia, Economia, Giurisprudenza e master in Business Administration), domicilio in Svizzera, due figli, Marchionne, l’uomo dal maglioncino nero, ha vissuto gli ultimi anni tra Torino e Detroit, guidando la ‘rivoluzione’ che ha portato in Borsa Cnh Industrial e Ferrari. Un manager al centro anche delle relazioni politiche mondiali, da Obama a Trump, che in Italia ha respinto l’invito di Silvio Berlusconi a candidarsi con il centrodestra e ha avuto una lunga luna di miele con l’ex premier Matteo Renzi dal quale ha poi preso le distanze. A Torino Marchionne lo aveva portato Umberto Agnelli, che lo aveva conosciuto in Sgs e lo aveva voluto nel consiglio di amministrazione. Il primo giugno 2004, pochi giorni dopo la morte di Umberto, è l’uomo scelto per guidare la rinascita, con Luca di Montezemolo presidente e John Elkann vicepresidente. Ma che cosa succederà nel dopo Marchionne? Come cambierà lo scenario della Magneti Marelli? Uno stabilimento opera anche a Sulmona con circa 670 dipendenti. E’ una delle realtà che riesce a resistere e a sfidare la crisi. Per questo tutti in queste ore stanno pensando al suo futuro ma nessuno si è sbilanciato più di tanto. Sindacati con la bocca cucita, un po’ per rispetto della tragedia e perché le comunicazioni ufficiali arrivano dai canali nazionali. Ma il domani della Marelli è cosa importante per Sulmona. Da Bologna ieri si è appreso che lo scorporo potrebbe avvenire entro il 2018 e si cercherà di garantire continuità. Intanto anche le istituzioni abruzzesi piangono la morte del manager, a cominciare dal Presidente-Senatore Luciano D’Alfonso. “Egli non ha mai dimenticato le sue origini e ha utilizzato la sua tenacia di abruzzese per costruire un sogno. Ha saputo essere un valore aggiunto, proprio lui che era solito dire: alla fine di ogni giorno bisogna chiedersi se siamo stati in grado di fare la differenza, migliorando il mondo in cui ci troviamo”- ha scritto D’Alfonso su facebook mentre il consigliere regionale Andrea Gerosolimo si inchina- così ha scritto sui social- di fronte il talento di Marchionne.  “Spero che almeno ora”- conclude- “le polemiche lascino il posto al rispetto ed all’omaggio. Oggi l’Abruzzo perde uno dei suoi figli migliori ed Fca perde un grandissimo manager”.

Andrea D’Aurelio

 

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