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SULMONA – L’amica lo ha denunciato per minacce al Commissariato di via Sallustio e la Polizia, su ordine della Prefettura, gli ha sequestrato tutte le armi che deteneva in casa regolarmente registrate e autorizzate come cacciatore: dodici fucili, due pistole e circa duecento munizioni. Protagonista della vicenda è un sulmonese di 66 anni, accusato di aver minacciato l’amica, rea di avergli rubato le scarpe della figlia in casa. I due si stavano frequentando e fra di loro era nata una sorta di amicizia che poi è stata interrotta sul nascere. Stando alla ricostruzione dei fatti i due si sarebbero incontrati l’ultima volta sul ponte Capograssi. E lì che il 66 enne ha contestato alla donna straniera di origini venezuelane di essersi impossessata arbitrariamente dei suoi scarponi. L’uomo non ha retto alla rabbia e avrebbe cominciato ad inveire contro la donna fino ad arrivare all’ingiuria, come ha ammesso lo stesso 66 enne in sede di interrogatorio. Quella serie di epiteti non sono andati a genio alla signora che si è recata al commissariato di Sulmona per sporgere regolare denuncia contro il suo “amico”. Ai poliziotti ha raccontato di essere stata minacciata, anche in modo grave. E’ scattato quindi il sequestro delle armi, come disposto dalla Prefettura, oltre all’inchiesta penale. L’uomo ha ammesso di aver usato parole poco eleganti nei confronti della donna ma ha dichiarato agli agenti del Commissariato di non averla affatto minacciata. L’avvocato del 66 enne, Alberto Paolini, già si è attivato per chiedere alla Prefettura la restituzione delle armi sequestrate e, in caso di riscontro negativo, annuncia il ricorso il Tar. Come pure è sempre il legale che sta predisponendo una contro querela per calunnia. Un’amicizia sui generis che finisce sotto la lente della magistratura che dovrà accertare le varie responsabilità.

Andrea D’Aurelio

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