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L’AQUILA – “Sono passati dieci anni e abbiamo il dovere della memoria. Ci sono tante persone che hanno perso i loro cari, che rivivono in questo momento una grande sofferenza. La mia presenza qui è la testimonianza che la ferita della comunità locale è una ferita della comunità nazionale”. Lo ha detto ieri all’Aquila il premier Giuseppe Conte intervenendo nella fiaccolata della memoria a dieci anni dal tragico sisma. Conte ha incontrato poi Vincenzo Vittorini, il medico chirurgo che quella notte ha perso moglie e figlio e che è tra gli organizzatori della fiaccolata come componente del Comitato familiari delle vittime. Alle 22,30 circa è iniziata la notte più lunga per il capoluogo di regione. Un’onda di luce disegnata dalle fiaccole ha illuminato la città che porta ancora i segni e le cicatrici di quella tragedia immane. Così all’altezza del Tribunale è partita la fiaccolata della memoria segnata da silenzio, raccoglimento e dal bagno di folla con le migliaia di persone che ne hanno preso parte. L’unico rumore era quello dei passi degli aquilani che si sono messi in cammino per ricordare e ricominciare, ancora una volta, dopo dieci anni. E il silenzio ha fatto scorgere quel vuoto che il terremoto ha lasciato nelle case sventrate. Ha fatto riflettere le istituzioni su cosa è stato fatto e cosa, dopo dieci anni, c’è ancora da fare. Ad aprire il corteo è stato lo striscione con i nomi delle 309 vittime e con la scritta “Per noi, per loro, per tutti”. Il corteo si è fermato lungo la Casa dello Studente dove morirono otto persone per attraversare tutto il centro storico, ammirare poco prima anche la coreografia allestita dagli ultras aquilani, e approdare in piazza Duomo dove sono stati letti i nomi delle 309 persone che dieci anni fa non ce l’hanno fatta. Sono stati quindi eseguiti 309 rintocchi al campanile della Chiesa delle Anime Sante dove, subito dopo, è stata celebrata la Santa Messa officiata dal cardinale arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Petrocchi. Massiccia è stata la presenza delle istituzioni guidate dal premier Conte e dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Ma c’era anche il sindaco Pierluigi Biondi, l’ex Massimo Cialente, la deputata ed ex Presidente della Provincia Stefania Pezzopane, il Segretario Nazionale Pd Nicola Zingaretti, il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, il Sottosegrerario Gianluca Vacca, la senatrice Gabriella Di Girolamo, l’onorevole Valentina Corneli, la consigliera regionale Antonietta La Porta e, a rappresentare il comune di Sulmona, la delegazione composta da Luigi Biagi ( vice sindaco), Katia Di Marzio ( Presidente Consiglio) e Elisabetta Bianchi ( consigliere). Poche parole e tanto silenzio dieci anni dopo. Con tanta voglia però di continuare a rinascere.

Andrea D’Aurelio. (Foto pagina Facebook Gabriella Di Girolamo)

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