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SULMONA – Tredici aule complessive, quattro laboratori disposti in due piani, quattro uffici amministrativi e una segreteria, sistema all’avanguardia per il cambio aria, accesso autonomo da viale Mazzini, otto bagni divisi per genere e disabili e ampio piazzale esterno. E’ tutto pronto all’ex convento di S. Antonio per il rientro a casa del De Nino-Morandi di Sulmona, l’edificio scolastico sulmonese trasferito nell’Iti di Pratola a ottobre 2014 dopo l’inchiesta sui presunti lavori sbagliati post sisma. Per la ristrutturazione della sede storica di via D’Andrea si attende ancora l’esito dello studio sulla progettazione e il dissequestro, ancora da chiedere, alla Procura della Repubblica dell’Aquila. Ma gli aspiranti ragionieri e geometri torneranno a Sulmona nell’ex convento di S. Antonio, la sede alternativa messa a disposizione dalla S. Antonio Srl e individuata dalla Provincia dell’Aquila, dopo aver bandito regolare manifestazione d’interesse. I lavori sono ormai conclusi e si attende solo la ratifica del contratto. Un passaggio che non è da sottovalutare perché è l’atto che sugella l’accordo ma nei giorni scorsi il comitato De Nino-Morandi, presieduto da Franco D’Amico, la ditta e la Provincia dell’Aquila si sono incontrati nel capoluogo di regione per fare il punto sulla situazione. Gli uffici provinciale del settore stanno predisponendo gli atti per addivenire alla sottoscrizione del contratto dopo che la ditta ha reperito e presentato tutte le autorizzazioni richieste: comunicazione dell’approvazione Suap da parte del comune di Sulmona, segnalazione della certificata agibilità trasmessa al Suap (Sportello Unico Attività Produttive) e della relativa documentazione tecnica che comprende, fra le altre cose, le dichiarazioni sugli impianti, il collaudo statico e l’accatastamento; copia della progettazione anticendio e il relativo parere di esame progetto oltre alla scia completa di documentazione tecnica e dichiarazioni di legge. Contestualmente alla firma del contratto, entro la seconda metà di marzo, la Provincia dovrà allocare la somma in bilancio. Nell’assemblea convocata dal comitato per il prossimo 9 marzo alle ore 16 presso il Centro Pastorale diocesano di viale Roosevelt si conoscerà molto probabilmente la data del rientro a Sulmona, fermo restando che per il trasloco bisogna fare un passaggio con la Dirigenza del Polo Fermi. “Sono contento di aver dato il mio contributo per il rientro di questa scuola”- ha commentato l’amministratore della S. Antonio Srl, Walter Tirimacco mentre il portavoce del comitato, Franco D’Amico, invita tutta la popolazione scolastica a intervenire nell’assemblea. E il ritorno di una scuola a casa, o quasi, deve essere una festa. Non un problema.

Andrea D’Aurelio

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