banner
banner

SULMONA – Un atto disumano e un grave reato che cagiona un danno a quanti vivono nel dolore. A parlare, per il tramite del suo avvocato Armando Valeri, è Sara Anzini, la figlia del Carabiniere ucciso Emanuele, in riferimento al commento shock pubblicato da un utente sulla nostra pagina facebook, in calce alla notizia sul rito abbreviato concesso al cuoco investitore tornato in libertà. La figlia di Anzini ha dato mandato all’avvocato Valeri per procedere con la querela nei confronti di MG GR, l’utente che ha postato il commento incriminato ( “Vabbè che fa? Già ce ne stanno troppi di sbirri a non fare un c….”, utilizzando un nick name. Le forze dell’ordine sono già al lavoro per conoscere la sua identità.

Riportiamo di seguito la nota dell’avvocato Armando Valeri:

“Raccolgo l’invito e l’incarico professionale ricevuto da Sara Anzini, giovane donna coraggiosa e fortissima, e per di lei conto censuro aspramente le sciagurate affermazioni apparse su un social a “commento” della notizia riportata da Onda Tv circa gli esiti del processo in corso a carico dell’investitore di Emanuele Anzini. Si resta davvero increduli nel prendere atto che possa esistere tanta crudeltà totalmente gratuita, volta solo al disprezzo della vita umana e della memoria di un uomo e di un padre che ha lasciato questa esistenza nell’assolvimento dei suoi doveri. Non si è trattato di una semplice mancanza di rispetto ma di un vero e proprio atto disumano peraltro perpetrato trincerandosi dietro un profilo presumibilmente inveritiero. Deridere Emanuele e le forze dell’ordine più in generale non è soltanto irriguardoso ma costituisce reato, gravissimo e fastidioso, e che cagiona danno a Sara ed alle migliaia di persone che sono ancor oggi addolorate per la sorte che è toccata ad Emanuele. Ebbene MG GR proprio quelle forze dell’ordine oggetto di tuo scherno sono già al lavoro per conoscere la tua vera identità e molto ma molto presto ci riusciranno ed a tal punto avrai la tua punizione: riceverai un giusto processo nell’ambito del quale tutto il mondo, reale e virtuale, saprà il nome e cognome dell’essere che è stato capace di tanta crudeltà. A nome di Sara Anzini si ringraziano tutte le persone che hanno manifestano sdegno rispetto ai commenti incriminati ed hanno mostrato la solita incessante ed amorevole solidarietà. Un encomio speciale ai colleghi di Emanuele ed a tutte le forze dell’ordine nonchè alle testate giornalistiche sempre attente alle vicende della famiglia Anzini. Sara auspica di poter vivere con “normalità” il ricordo e la mancanza del padre, evitando di essere costretta a difendere se stessa ed Emanuele dall’altrui immotivata cattiveria”.

Oggi a condannare il commento shock  è stato anche il Segretario Confederale Uil, nonchè poliziotto penitenziario, Mauro Nardella:

 “Dire di essere esterrefatto rappresenterebbe una minuzia rispetto al sentimento provato dopo aver letto il commento di chi con ignominia e codardia, nascondendosi dietro un nickname (MG GR), si è permesso di scrivere cose gravissime, offendendo la memoria del carabiniere Emanuele Anzini in particolare e offendendo le forze armate in generale” commenta Nardella. Offese oltretutto ribadite dall’anonimo a più riprese, senza alcun ritegno, accrescendo lo sdegno verso le sue ignobili affermazioni. “Non è assolutamente ammissibile che, attraverso l’estrema facilità che si ha di adire i social network per esternare assurde considerazioni, si possa offendere in maniera orrenda il nome di chi ha dato la vita e continuamente la rischia per difendere la sicurezza e la libertà dei cittadini” conclude Nardella, stringendosi ai familiari del carabiniere sulmonese, per esprimere loro piena solidarietà e profondo rispetto.
Alla famiglia Anzini va anche la solidarietà di Onda Tg che ha seguito e documentato questa tragica inchiesta con la corretta informazione che contraddistingue il nostro operato.
Andrea D’Aurelio

Lascia un commento