SULMONA – Cambiano le deleghe ma non gli assessori. Il rimpasto deciso a tavolino tra il sindaco Annamaria Casini e l’ex Bruno Di Masci, è stato formalizzato in giornata. Nulla di nuovo sotto al sole, almeno per noi di Onda Tg, che lo scorso 17 settembre avevamo annunciato l’ennesimo rimpasto nell’esecutivo comunale. Le priorità concordate, da completare entro la fine dell’anno, riguardano l’attuazione del piano assunzionale e il riassetto organizzativo dell’ente, di cui si occuperà l’assessore Stefano Mariani; il miglioramento delle procedure per l’Ufficio Sisma, l’ avvio del cantiere “Casa Italia†e il rilancio delle opere pubbliche, che porterà avanti l’assessore Luigi Biagi; attenzione per manutenzione e verde pubblico, tra le competenze dell’assessore Mauro Tirimacco, con il quale collaborerà il consigliere Bruno Di Masci per sostenere l’importante intervento. E Tirimacco è quello che esce indebolito dal rimpasto con la famosa cabina di regia che fa capo a Di Masci che assume il ruolo di supervisore per non dire di “commissarioâ€. Per la manutenzione è stato speso solo il 20 per cento delle risorse disponibili. L’assessore Manuela Cozzi lavorerà per la realizzazione di un progetto riguardante il rilancio turistico di Sulmona e del territorio, con la creazione del “Cartellone Unico†degli eventi del centro Abruzzo. L’assessore Pierino Fasciani continuerà a seguire in modo particolare la riorganizzazione degli spazi e gli affidamenti delle strutture sportive, nonché la preparazione di tutto il lavoro propedeutico per la nuova programmazione sociale di Ambito prevista per l’inizio del nuovo anno. “Porterò avanti il progetto dell’ Area di Pedonalizzazione Urbana e quello teso alla valorizzazione del centro storicoâ€- annuncia il sindaco, Annamaria Casini- “così come seguirò i grandi temi come la Sanità , il progetto Snam, il trasporto locale e le grandi infrastrutture, e la definizione di un progetto concertato con i sindaci del territorio, per definire un piano di priorità finalizzato al rilancio dell’intera area, da sostenere con fondi europei e nazionali, nell’ambito della convenzione per la creazione di uno sportello unico di programmazione. Per farla breve Biagi viene “caricato†delle altre deleghe di peso ( lavori pubblici e ricostruzione che si vanno ad aggiungere all’urbanistica) mentre cede la delega al personale che passa a Mariani. Per il resto tutto resta più o meno invariato con l’incognita della durata dell’era Casini. Perché se il rimpasto ha riguardato le deleghe e non gli assessori probabilmente qualcuno sta pensando di staccare la spina anzitempo.
Andrea D’Aurelio