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SULMONA – Nessuna incitazione all’odio e diffusione di fake news. Ma all’origine della chiusura della pagina “Lega Salvini Sulmona” c’è solo un cambio di denominazione. Tanto rumore per nulla verrebbe da dire. A chiarirlo è stato l’ex amministratrice, Tiziana Di Pietro, all’indomani dell’operazione legata al contrato delle fake news. “Sembra che un’attività recente sulla tua pagina non rispetti le condizioni delle pagine facebook riguardanti le modifiche al nome della pagina o le unioni. Ciò include comportamenti come connessioni fuorvianti tra pagine o mancata corrispondenza tra nome e contenuto della pagina”- si legge nella versione rilasciata da facebook. La pagina è finita nell’elenco di quelle chiuse ma la docente di Sulmona ed ex amministratrice tiene a chiarire l’equivoco. “Un semplice cambio di nome della pagina, non contenuti violenti, razzisti o antisemiti, ha determinato la chiusura della pagina facebook – ha chiarito subito Di Pietro – la pagina è stata aperta da un privato, simpatizzante della Lega e non è collegata in alcun modo con il profilo ufficiale della Lega di Salvini”. Inizialmente si chiamava “Il peggio del grande fratello 2018” proprio per contrastare gli episodi di bullismo legati ad alcuni personaggi. Stride quindi pensare che una pagina simile possa incitare all’odio. “Sono amareggiata per essere stata coinvolta in una storia che non mi appartiene – ha concluso l’insegnante – mi dispiace soprattutto che anche il nome della mia città venga associato a cose spiacevoli che non fanno parte della realtà”. Facebook ieri aveva chiuso 23 pagine fan che avevano un totale di 2,5 milioni di followers dopo una segnalazione di Avaaz, una ONG che si occupa di campagne social. Secondo il comunicato di Avaaz le pagine chiuse da Facebook sono esponenti di 14 network che comprendono 104 pagine e sei gruppi, per un totale di 18 milioni di followers. Tra queste c’é anche “Lega Salvini Sulmona” che aveva 307 mila seguaci. Ma nessuna incitazione all’odio o diffusione di fake news. Il tutto è nato per un semplice cambio di denominazione, non conforme agli standard di facebook.

Andrea D’Aurelio

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