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SULMONA – Non viene attivato il trasporto per elisoccorso e l’amputazione fortuita di un dito resta definitiva. E’ la disavventura che è capitata alcuni mesi fa a un sulmonese ma il caso è stato denunciato solo in questi giorni dal Tribunale per i diritti del Malato. L’episodio riaccende i riflettori sulla sanità territoriale, quella che mai viene toccata nei dibattiti in campagna elettorale, ma che balza alle cronache in continuazione. E’ questione di velocità e rapidità. Il sulmonese era arrivato al nosocomio cittadino con l’amputazione fortuita delle dita. Viene preso in carico dai sanitari ma per addivenire all’immediato intervento si rende necessario un trasporto presso un centro ospedaliero che si trova nelle Marche. L’elisoccorso non viene richiesto e il paziente sale a bordo dell’ambulanza dopo gli accertamenti di rito e dopo aver atteso il suo turno. Quando arriva nelle Marche si procede all’intervento. Un dito viene salvato mentre per l’altro l’amputazione resta definitiva. “E’ necessario investire sulla sanità soprattutto su un territorio come il nostro disagiato come pure sarebbe opportuno convenzionarci con trasporti privati regolarizzando le tariffe”- interviene il coordinatore del Tdm Catia Puglielli che per domani pomeriggio alle 15.30, assieme a Maurizio Cacchioni della Federazione Medici di Base, ha chiamato a raccolta i candidati alle prossime elezioni regionali proprio sulla sanità, quella dentro l’ospedale e quella sul territorio. Il confronto-dibattito si terrà nella sede della Comunità Montana.

Andrea D’Aurelio

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