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SULMONA – Gravi indizi di colpevolezza. Con questa motivazione il Gip del Tribunale di Sulmona Daniele Sodani ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice Marco Billi per P.D.C., 53 enne originario di Castel Di Sangro, accusato di lesioni pluriaggravate e minacce aggravate nei confronti dell’ex convivente. Sodani ha ritenuto più plausibile la ricostruzione degli inquirenti pur avendo recepito le dichiarazioni del 53 enne, questa mattina, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Nell’interrogatorio l’uomo, assistito dall’avvocato Alessandro Margiotta che difende il 53 enne assieme alla collega Catia Puglielli, avrebbe dichiarato di aver agito per resistenza dopo essere stato aggredito dall’ex convivente. La sua reazione avrebbe quindi provocato una colluttazione. Il tutto davanti ad almeno un testimone. “Non è stata una testata ai denti come si evince dall’accusa”- interviene l’avvocato Alessandro Margiotta- “si tratta di un danno pregresso perché l’ex convivente aveva effettuato una visita odontoiatrica nel mese di settembre”. Il 53 enne avrebbe smentito di possedere un’ascia in casa con la quale, secondo gli inquirenti, avrebbe minacciato di morte l’ex compagna. Stando invece al quadro accusatorio lo scorso mese di giugno, l’uomo avrebbe aggredito e picchiato la sua ex convivente, procurandole gravi lesioni personali, minacciandola anche di morte con l’uso di un’ascia. Le indagini, immediatamente avviate dal personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore Daniele L’Erario, hanno consentito di ricostruire l’accaduto e acquisire elementi di responsabilità in capo all’uomo, che è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per lesioni personali pluriaggravate e minaccia aggravata. Nel corso della perquisizione domiciliare, effettuata all’atto dell’arresto, il personale operante ha rinvenuto e sequestrato l’ascia utilizzata per la minaccia. Il 53 enne resta quindi in carcere ma l’avvocato Margiotta ha già annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame dell’Aquila.

Andrea D’Aurelio

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