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PACENTRO – Due anni e sei mesi di reclusione per F.I., ex dirigente del Comune di Pacentro, condannata dal Tribunale di Sulmona per abuso d’ufficio e falso. L’inchiesta, denominata taxi drive, partì nel 2007 da un controllo della Polizia Stradale di Pratola Peligna sulle licenze taxi. Gli agenti controllarono un taxi in transito e si insospettirono quando il proprietario del mezzo, residente a Roma, dichiarò di essere in possesso di una regolare licenza rilasciata dal comune di Pacentro. Subito partirono gli accertamenti del caso. Furono denunciati l’ex sindaco Fernando Caparso i consiglieri di maggioranza dell’epoca, oltre all’ex dirigente condannata. Tutti gli amministratori che finirono sotto inchiesta, compreso l’ex primo cittadino, riuscirono a dimostrare nel 2014 la loro completa estraneità ai fatti. Il processo è andato avanti con un’unica imputata e il Comune a quel punto, difeso dall’avvocato Alessandra Vella, si è costituito parte civile. L’ex dirigente aveva firmato materialmente le autorizzazioni e le licenze a persone che non risiedevano a Pacentro. Da qui la sentenza di condanna da parte del Tribunale di Sulmona per falso e abuso d’ufficio per due anni e sei mesi di reclusione, oltre all’interdizione dai pubblici uffici e al risarcimento dei danni al Comune da quantificare in sede civile. Una vicenda che all’epoca fece scalpore, tanto da rimbalzare anche sulla cronaca nazionale. L’ex dirigente, non contenta della sentenza, probabilmente farà ricorso in appello.

Andrea D’Aurelio

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