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SULMONA – Le istituzioni snobbano l’assemblea al San Raffaele e le sigle sindacali lanciano l’ultimatum alla politica. Cresce la preoccupazione per i lavoratori della clinica San Raffaele dove in 14 rischiano il posto di lavoro. Cisl Fp e Fp Cgil rimarcano come la situazione stia diventando drammatica e invocano l’intervento del presidente della giunta regionale Marco Marsilio e dell’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Veri’ gli unici a poter dare una svolta alla situazione. Ma non si escludono azioni eclatanti di protesta. “La soluzione della vertenza” spiegano i sindacalisti “ha carattere prettamente politico, in quanto è solo la Regione Abruzzo, con il Presidente Marsilio e l’Assessore alla Sanità Verì, che può derogare ai tetti di spesa per le prestazioni di alta complessità (tra cui, a pieno titolo, rientrano quelle erogate dalla San Raffaele Sulmona) deliberando l’adeguamento del budget a totale copertura della attività di Unità Spinale della Casa di Cura di Sulmona”. Oggi si è svolta l’assemblea dei lavoratori convocata da FP CGIL e CISL FP e aperta alle istituzioni ed alla politica del territorio e i sindacalisti rimarcano l’assenza della politica, presenti soltanto il Tribunale dei Diritti del Malato nella persona del coordinatore Catia Puglielli, il Sindaco di Villalago e dei Consiglieri Comunali di Sulmona Elisabetta Bianchi e Maurizio Balassone. “La procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori va avanti speditamente” riprendono “ e non si intravede una soluzione positiva alla vertenza. La riduzione di attività sanitarie per la riabilitazione “spinale” (codice 28), esclusivo servizio sanitario che la Regione Abruzzo eroga in regime di accreditamento alla San Raffaele di Sulmona, sta creando enorme danno ai pazienti che necessitano di queste importanti cure, oltre a cospicui mancati introiti per la Regione Abruzzo conseguenti alla diminuzione della mobilità attiva”. E si annunciano anche forme di protesta.

Andrea D’Aurelio

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