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SULMONA – Il progetto di miglioramento sismico per il Liceo Classico Ovidio di Sulmona non soddisfa appieno la Soprintendenza. L’avvertimento è arrivato agli uffici comunali di Palazzo San Francesco tant’è che nel pomeriggio, il Dirigente del terzo settore Gianfranco Niccolò, ha annunciato di voler convocare le parti per capire dov’è il problema. Eppure il nuovo progetto depositato a Genio Civile e Soprintendenza lo scorso 24 maggio è stato adeguato alle richieste pervenute dagli enti preposti. Trascorsi abbondantemente i sessanta giorni previsti dalla normativa, né Genio Civile e né Soprintendenza hanno rilasciato i rispettivi pareri. E perché quel progetto non convince non è ancora dato saperlo. Eppure nella burocrazia parlano le carte ma le bocche, al momento, restano cucite. La comunicazione resa ai consiglieri comunali dal Dirigente di Palazzo San Francesco lascia intendere che i tempi sono destinati ad allungarsi come se i dieci anni trascorsi dalla chiusura del plesso scolastico non fossero già abbastanza. Il progetto prevede 48 tavole, le azioni statiche al di sopra della norma e il coefficiente di vulnerabilità sismica pari a 0,77 per calmierare le esigenze della popolazione scolastica con quella degli uffici comunali di Palazzo San Francesco. Resta il fatto che la modifica dell’indice di vulnerabilità rispetto lo 0,48 iniziale comporta comunque un aggravio di spese, circa 750 mila euro che si andrebbero ad aggiungere ai 4.2 milioni di euro già in cassa. Fondi di cui non si ha ancora contezza come pure non si capisce perché la modifica al progetto non convince del tutto, tendendo conto che la Soprintendenza all’epoca del sindaco Ranalli aveva rilasciato il parere favorevole. Il Dirigente quindi sta valutando la possibilità di riconvocare le parti per un eventuale chiarimento anche se si attendono ancora i pareri sul progetto. Perchè verba volant ma scripta manent.

Andrea D’Aurelio

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