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SULMONA – L’ingegnere ha superato il Comune nel senso che prima della scadenza del termine perentorio dei venti giorni, aveva consegnato a Palazzo San Francesco il progetto di miglioramento sismico con le modifiche richieste. Ma a distanza di un mese da quella modifica, il progetto rivisto non viene ancora consegnato nelle mani del Genio Civile. E per il Liceo Classico di Sulmona, che da dieci anni attende il rientro nella sede storica di piazza XX Settembre, si continua a prendere tempo. Certo il Comune di Sulmona aveva fatto una scelta chiara e precisa, diffidando il progettista Vincenzo Zavarella a rivedere il progetto portando l’indice di vulnerabilità sismica da 0.48 almeno a 0.65, il minimo di legge in materia di edilizia scolastica. Da Palazzo San Francesco era partita una diffida a consegnare il progetto in venti giorni, pena la risoluzione del contratto per “gravi inadempienze”. Il progettista, pur ritenendo non del tutto legittima quella diffida, si presenta in Comune al diciottesimo giorno utile. Il progetto prevede 48 tavole, le azioni statiche al di sopra della norma e il coefficiente di vulnerabilità sismica pari a 0,77 per calmierare le esigenze della popolazione scolastica con quella degli uffici comunali di Palazzo San Francesco. Un indice ancora più alto che consentirà di eseguire i lavoro allo stesso importo. Resta il fatto che la modifica dell’indice di vulnerabilità rispetto lo 0,48 iniziale comporta comunque un aggravio di spese, circa 750 mila euro che si andrebbero ad aggiungere ai 4.2 milioni di euro già in cassa. Il progetto richiesto e sollecitato con tanto di diffida è arrivato in Comune ma non ancora negli uffici del Genio Civile. E a giudicare dai termini perentori imposti dal Comune e dalla “fretta” di risolvere un annosa questione, è il caso davvero di accelerare i tempi e attivarsi anche per reperire le somme aggiuntive. Visto che serviva quella modifica per ottenere l’ok del Genio Civile e avviare i lavori.

Andrea D’Aurelio

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