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SULMONA – Convocare il Genio Civile e richiedere una commissione edilizia scolastica urgente per il Liceo Classico Ovidio di Sulmona che si appresta a battere l’amaro “record” del decennale della chiusura. E’ quanto ha in animo il consigliere provinciale, Mauro Tirabassi, pronto a dare nuovo impulso a un iter che si è praticamente bloccato. In piazza XX Settembre si tira a lucido la statua di Ovidio con il restauro, anche se il basamento è stato poi danneggiato, si accendono le nuove luci a led e si torna alle origini con eventi a tema, ma quella porta dello storico liceo resta sempre chiusa. Sono trascorsi quasi dieci anni dal sisma del 6 aprile 2009 ed è ancora si viene a capo di una vicenda che dovrebbe interessare un’intera città e le istituzioni visto che la storica sede del Liceo Classico ha segnato l’identità di intere generazioni che lì si sono formate e sono passate. Quello che si sa con certezza è che il Comune, soggetto attuatore per l’esecuzione dei lavori, ha dovuto presentare ben 17 integrazioni al progetto definitivo-esecutivo che sono tuttora al vaglio del Genio Civile. Gli amministratori comunali, per indire la gara e aprire il cantiere, attendono quindi le risultanze sulle modifiche apportate ma il tempo continua a passare. “La mia intenzione è quella di richiedere una commissione edilizia scolastica e interpellare il Genio Civile per capire qual è lo stato dell’arte”- è intervenuto Tirabassi. Qualche mese fa aveva presentato istanza di accesso agli atti il capogruppo del Pd, Antonio Di Rienzo. Con determina del Dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo era arrivato nei mesi scorsi il via libera alla verifica del progetto esecutivo che deve ancora essere approvato. Nell’ultima assemblea al Cinema Pacifico docenti e studenti del Liceo hanno chiesto la modifica dell’incide di vulnerabilità da 0,68 a 0,80. Stando al nuovo cronoprogramma entro giugno 2018 dovevano essere completate tutte le procedure che avrebbero dovuto portare all’approvazione del progetto definitivo-esecutivo di miglioramento sismico e all’avvio della tanto attesa gara d’appalto. Ma anche giugno è passato e si sta per raggiungere un “record” che forse non ha precedenti . Per i lavori ci sono a disposizione 4,2 milioni di euro di cui la metà ottenuta con delibera Cipe dall’amministrazione Ranalli e l’altra metà rendicontata dalla Provincia dell’Aquila nell’era De Crescentiis e sbloccata dalla Regione.

Andrea D’Aurelio

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