banner
banner

SULMONA – Prende forma la protesta degli studenti del Liceo Classico che domani scenderanno in piazza a dieci anni dalla chiusura della loro storica scuola. Se c’è un’immagine che configura una ricostruzione che non decolla è proprio quella della facciata della sede originaria del Liceo, danneggiata dal sisma e dal maltempo, irriconoscibile e abbandonata a sé stessa. E’ vero che il sistema Italia rallenta la burocrazia ma la vicenda del Liceo Classico balza alle cronache come un caso sui generis. Non sono passati tre o quattro anni ma dieci. Senza che nemmeno la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori sia partita. Ed è così che studenti e docenti hanno detto basta, tornando a far sentire la loro voce, nel giorno del decimo anniversario di quel drammatico sisma. Quando tutto è cominciato. La presenza dei cantieri per la riqualificazione del centro storico ha rimodulato l’itinerario del corteo che prenderà le mosse da via Silvestro Di Giacomo intorno alle 10,15 per attraversare viale Mazzini ed arrivare a Porta Napoli. I manifestanti entreranno poi in corso Ovidio e marceranno fino a piazza Del Carmine dove è prevista una deviazione a sinistra per la presenza del cantiere. Il corteo quindi passerà in via D’Eramo per arrivare in via Amendola ( Porta Filiamabili) e transitare lungo via Mazzara, sede del Comune di Sulmona. Una coincidenza che è piaciuta agli studenti che avranno modo di passare sotto Palazzo San Francesco. Il corteo quindi da via Mazzara approderà in piazza XX Settembre dove è previsto il dibattito alla presenza dell’assessore comunale ai lavori pubblici, Mauro Tirimacco e dell’assessore comunale all’istruzione, Pierino Fasciani. Domani sarà quindi il giorno del ricordo e del dolore ma anche dei liceali che non vogliono restare a guardare ma esigono risposte. Gli stessi studenti che quelle mura non le hanno mai viste. Dieci anni di chiusura hanno allontanato dalla sede storica ben due generazioni di liceali.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento