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SULMONA – Una serie di bottiglie di plastica lasciate per terra come pure cartacce e rifiuti di altro genere. Nonostante le segnalazioni che arrivano in continuazione dagli appassionati della montagna, dai turisti e anche da Onda Tg, l’area celestiniana resta in pieno degrado. I volontari la curano e la ripuliscono spesso, con senso di responsabilità e abnegazione, ma gli incivili non vanno mai in vacanza. Episodi di degrado e incuria rimbalzano a cadenza quasi settimanale agli onori della cronaca, preoccupando addetti ai lavori e non solo, vista la storia che si cela dietro l’area celestinana e il tempio di Ercole Curino, preso di mira dagli incivili domenica scorsa tant’è che un gruppo di sulmonesi, con tanto di macchina fotografica al seguito, ha immortalato il degrado. Purtroppo ogni progetto di affidamento della gestione dell’area celestiniana si è infranto tre anni fa davanti al fatto che l’intera zona è gravata da usi civici. Nel maggio del 2015 il nodo venne al pettine durante un’accesa seduta del Consiglio comunale. L’amministrazione guidata all’epoca dal sindaco Peppino Ranalli aveva deciso di affidare l’area all’associazione Celestiniana. In quell’occasione i dirigenti comunali si accorsero e dovettero prendere atto che quell’area non poteva essere gestita perché su di essa insistono usi civici. A scoprire tutto fu l’opposizione consiliare. La diatriba si risolse infatti con una pronuncia del Dipartimento dello sviluppo economico e delle politiche agricole della Regione.

Andrea D’Aurelio

(Foto Michael Michael)

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