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SULMONA – Era andato a trovare la sua ragazza che era ristretta agli arresti domiciliari fino a quando è venuto alle mani con la condomina. Una lite che iniziò nel condominio di via Majella per terminare nel pronto soccorso del locale nosocomio. Per quell’accesa discussione un 39 enne di Raiano, D.T., è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, per il reato di lesioni personali. La prima udienza del processo si svolgerà a marzo. L’uomo, quella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2018, si trovava in casa della 40 enne di Sulmona E.D.G., all’epoca ristretta agli arresti domiciliari, quando una condomina del palazzo si sarebbe lamentata del rumore che proveniva dal loro appartamento. Da lì è nata una discussione presto degenerata anche dopo l’arrivo degli agenti di polizia. Nel corso della lite i due si sarebbero picchiati a vicenda, finendo entrambi al pronto soccorso. Ma in ospedale ad avere la peggio è stato un poliziotto intervenuto per sedare la zuffa. L’agente è stato picchiato dal giovane e per il reato di resistenza a pubblico ufficiale il 39 enne di Raiano patteggiò sei mesi di reclusione. Si è aperto poi l’altro procedimento, scaturito dalla denuncia presentata dalla condomina, che nel corso di quella lite rimediò delle lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Lesioni che, per la Procura della Repubblica di Sulmona, sarebbero aggravate dal nesso teleologico, cioè la strumentalità di un reato rispetto ad un altro. La condomina davanti al Gup ha dichiarato di voler rimettere la querela, un particolare che potrebbe rivelarsi decisivo nel corso del dibattimento per il proscioglimento dell’imputato, fermo restando la derubricazione del reato, una linea difensiva che adotterà l’avvocato Angelo Pace che difende il 39 enne. Per il momento il giudice per le udienze preliminari non è entrato nel merito e ha rinviato a giudizio il giovane che, per quella lite furibonda, dovrà comparire davanti al giudice il prossimo marzo.

Andrea D’Aurelio

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