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SULMONA – Mentre la minoranza la invita a rassegnare le dimissioni da primo cittadino, il sindaco della città di Sulmona Annamaria Casini non risponde alla provocazione dei consiglieri di opposizione e nelle ultime ore nemmeno ai giornalisti e lancia il suo ultimatum al gruppo di Avanti Sulmona, rappresentato in Consiglio da Fabio Pingue e Katia Di Marzio. Il sindaco riconosce apertamente, come aveva fatto in precedenza Sulmona al Centro, che la tenuta della maggioranza dipende da Avanti Sulmona. Se è vero che in politica contano i voti la Casini vuole conoscere il suo destino: o ci si rimette in carreggiata o il Comune torna nelle mani del Commissario, senza contare che nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza poteva andare sotto su tutti i punti e il rinvio del Consiglio si deve alla minoranza che ha lasciato l’aula e all’astensione dei due consiglieri. “Questo comportamento fortemente ambiguo da parte del gruppo Avanti Sulmona sta creando notevoli problemi per la tenuta della maggioranza stessa, minando la fiducia e l’appartenenza ad un progetto che la città ha sostenuto e scelto e che ad appena due anni non è ancora riuscita ad esprimere in pieno le proprie potenzialità”- ammette il sindaco- facendo notare però che “essere forza di governo a sostegno di un’ amministrazione significa confrontarsi e condividere ciò che viene stabilito, sostenendolo in ogni luogo, salvaguardando come assoluta priorità la lealtà e il supporto al progetto amministrativo, così come invocato dagli elettori, stanchi di continui commissariamenti. Per questo fu sottoscritto da tutti i candidati il “Patto del Consigliere” durante la campagna elettorale. Quel Patto voleva essere uno strumento di grande valore etico che impegnava tutti i Consiglieri eletti, anche Fabio Pingue e Katia Di Marzio, a salvaguardare la governabilità e continuità amministrativa quale bene primario, in una città che ha visto negli ultimi anni interrompere bruscamente e spesso inspiegabilmente il lavoro amministrativo a causa di comportamenti poco leali e politicamente scorretti, creando così brusche discontinuità, rivelatisi dannosissime per Sulmona. Questo Patto firmato all’epoca oggi è stato tradito”- tuona la Casini- pregando Avanti Sulmona di dire “a chiare lettere se vuole continuare a stare in maggioranza, oppure prendersi la responsabilità del venir meno dei numeri necessari ad una maggioranza di governo cittadino e riconsegnare, quindi, Sulmona ad un commissario prefettizio”. Al momento Avanti Sulmona non rilascia alcuna dichiarazione e solo sabato scorso aveva firmato il documento assieme agli altri componenti della maggioranza per gestire i problemi della città. Ma il sindaco parla di tradimento.

Andrea D’Aurelio

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