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PESCASSEROLI – Una mamma orsa, che si è spinta troppo vicino al paese di Pescasseroli con i suoi cuccioli, è stata rincorsa con la macchina e a piedi fino a disperdere due dei tre piccoli. I video come al solito sono diventati virali, ma nessuno si è reso conto di ciò che è accaduto veramente. A denunciare il caso è il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che ricorda il “decalogo” della buona convivenza fra orso e uomo. “Ora si sta lavorando per il ricongiungimento. Lo abbiamo scritto e ripetuto in centinaia di post: godersi un avvistamento da lontano è una grande fortuna, inseguire a piedi o in macchina è estremamente dannoso. Postare immediatamente un video di orso in paese, significa richiamare tanta folla sul posto in mezzo alla quale c’è sempre la possibilità che qualcuno non si comporti nel modo giusto e ostacoli il normale comportamento dell’orso”- avvertono dal Parco. Non a caso il sindaco di Pescasseroli, Luigi La Cesa, ha emesso un’ordinanza attraverso la quale si vieta l’avvicinamento al plantigrado, a piedi o in auto, a distanze inferiori ai 300 metri. Un provvedimento che segue il “modello Pettorano”. “Gli studi dicono che dietro ad una apparente tranquillità dell’animale può nascondersi un forte stress. Quando si tratta di animali selvatici, l’orso per l’esattezza, importante patrimonio di tutta l’umanità, per il quale il Parco sta facendo tutto il possibile per strapparlo all’estinzione, dovremmo pensare a tutti i possibili risvolti delle nostre azioni, anche se motivate da curiosità ed entusiasmo. L’orso non deve diventare un oggetto del nostro irrefrenabile desiderio di possedere, piuttosto diventiamo consapevoli dell’importanza di conoscerlo e quindi di rispettarlo. Cambiamo approccio e dimostriamo di saper convivere con gli orsi”- concludono dal Pnalm. Nell’era digitale, pur di guadagnare un like in più, sembra che tutto sia concesso. Ma episodi come questi non possono passare inosservati.

Andrea D’Aurelio

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