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SULMONA – Continua la polemica sui tempi di attesa dell’ospedale di Sulmona. La risposta del Manager della Asl Rinaldo Tordera non convince affatto la Fp Cgil della Provincia dell’Aquila che torna all’attacco sul tema e conferma lo stato di agitazione del personale. “Assurdo, a nostro parere , dare la “colpa” delle lungaggini rispetto alle prestazioni mammografiche agli utenti i quali, forse proprio perché conoscono i tempi di attesa di tale prestazione la prenotano, quando possono, per tempo. Ma in casi normali non programmabili cosa succede?”- si chiedono Antony Pasqualone e Francesco Marrelli. “Per quanto concerne la questione sullo screening, pur dichiarandoci favorevoli ad un percorso di prevenzione, ricordiamo però a Tordera che i lavoratori che effettuano tali prestazioni non possono e non devono lavorare gratis, gli stessi, infatti, attendono il pagamento delle prestazioni erogate da più di un anno e mezzo. Superfluo appare ricordare che il doppler vascolare è sempre stato fatto nell’Ospedale di Sulmona, con l’unica differenza che in precedenza veniva effettuata all’interno del Servizio di Angiologia Vascolare (come avviene nella stragrande maggioranza dei presidi) che oggi è stato chiuso”- precisano dalla Cgil che si dichiara non soddisfatta delle risposte arrivate dal Direttore Generale. “Nulla si dice in riferimento alla perdita di altri 100 posti di lavoro non reintegrati a seguito dei pensionamenti e nulla si dice rispetto agli accorpamenti o alle chiusure estive dei reparti. Infatti, come più volte sostenuto, le 24 assunzioni, di cui al comunicato della Regione Abruzzo, altro non sono che la conferma di un blocco del turnover all’80 % e di conseguenza la matematica perdita di altri 100 posti di lavoro, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di carichi di lavoro, di continuità del servizio e di standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni erogate”- rimarcano ancora dalla Cgil che non ferma lo stato di agitazione del personale e sollecita nuove assunzioni.

Andrea D’Aurelio

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