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SULMONA – Scarcerazione in “stand by” per D.M., la 35 enne di Sulmona, finita dietro le sbarre per l’inchiesta denominata “Droga nel garage”. Il Tribunale del Riesame ha alleggerito la misura cautelare, concedendo gli arresti domiciliari alla giovane di Sulmona, che per il momento è “costretta” a restare in cella visto che il braccialetto elettronico, il dispositivo che circoscrive le aree per l’esecuzione della misura cautelare, non sarebbe ancora disponibile anche se potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Un particolare che sta ritardando le operazioni di trasferimento della giovane dal carcere di Chieti nella struttura di Cocullo, tant’è che l’avvocato Alberto Paolini annuncia il ricorso al Gip del Tribunale di Sulmona per la concessione dei domiciliari senza braccialetto elettronico, dal momento che si stanno violando gli interessi dell’indagata. Accadde lo stesso per un 40 enne di Sulmona, nell’estate del 2018, dopo l’arresto per il blitz all’ex centro di accoglienza per richiedenti asilo. Ma c’è dell’altro. Nei giorni scorsi, come prevede l’iter naturale della normativa, sono stati effettuati gli accertamenti per verificare se il luogo individuato, il b&B di proprietà della sorella della 35 enne che ricade nel territorio comunale di Cocullo, è idoneo o meno per questo tipo di misura cautelare. Sono state assunte tutte le informazioni da parte delle forze dell’ordine  prima di addivenire alla scarcerazione. Nei prossimi giorni ci saranno sicuramente sviluppi.

Andrea D’Aurelio

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