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ROCCA PIA – Dieci giorni di disagi per quattro famiglie residenti a Rocca Pia che non hanno più a disposizione il mezzo di trasporto gratuito che accompagnava i bimbi della scuola dell’infanzia e gli alunni della scuola primaria nell’edificio scolastico di Pettorano sul Gizio. Dopo aver  fatto la spola da un territorio all’altro, i genitori hanno deciso nei giorni scorsi di rivolgersi ai Carabinieri per denunciare il caso e la conseguente interruzione del servizio. “La scuola è iniziata da quasi due settimane e noi non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta”- intervengono i genitori che hanno accusato il colpo. Tutti si sono rimboccati le maniche a modo loro. C’è chi è stato costretto a entrare in ritardo sul posto di lavoro e chi si è rifugiato a casa di parenti a Sulmona per poter raggiungere la scuola di Pettorano in modo più agevole. E il disagio che stanno affrontando le famiglie di Rocca Pia fa il paio con i problemi che incombono sui piccoli comuni. Le risorse a disposizione sono sempre più esigue come pure il personale non è mai troppo. Ma una soluzione va trovata. Sta lavorando in tal senso il sindaco del paese, Mauro Leone, che getta acqua sul fuoco. “Mi rendo conto della difficoltà e dei disagi che stanno affrontando le famiglie e mi dispiace”- interviene il sindaco- “ a loro chiediamo solo un po’ di tolleranza per trovare una soluzione e ripristinare un servizio che non è mai mancato e che abbiamo garantito negli anni precedenti anche gratuitamente, sia per gli alunni delle elementari che per quelli dell’asilo”. Insomma leggi e burocrazia non fanno altro che aggiungere ostacoli alla già complessa situazione. Perché se fino a giugno 2019 il sindaco si è assunto tutte le responsabilità, resta il fatto che la legge non ammette ignoranza. “Il pulmino che abbiamo in dotazione è fatiscente. Dobbiamo quindi reperire un bus che risponde alla normativa vigente come pure il personale a bordo deve possedere tutti i titoli previsti dalla legge. Per questo ci stiamo attivando con una cooperativa della zona per affrontare il problema e cercare di risolverlo”- conclude Leone. Il sindaco ci tiene a far sapere che non è rimasto con le mani in mano. Lo stesso hanno fatto i genitori che non potevano far rimanere i figli a casa. Una situazione spiacevole che, speriamo, si risolva al più presto.

Andrea D’Aurelio

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