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SULMONA – Otto ore di sciopero per domenica 17 marzo. Scatta la terza protesta di fila allo stabilimento Magneti Marelli di Sulmona e l’iniziativa parte ancora una volta dalla Fiom Cgil della provincia dell’Aquila. Dalle ferie che secondo la Fiom sarebbero “forzate” alla situazione degli impianti. I lavoratori incrociano di nuovo le braccia. Si tratta del terzo caso nell’arco di tre settimane. La Fiom fa notare che “i montaggi vengono mandati avanti solo ed esclusivamente dalla determinazione e dalla professionalità dei lavoratori, che con buonsenso e coscienza fanno di tutto e di più, dimostrando quotidianamente il proprio attaccamento al posto di lavoro. I tagli scriteriati dell’azienda hanno portato ad una assurda gara al ribasso anche sulla ditta di pulizie, soggetta ad un giorno di cassa integrazione a settimana, e costretta alla diminuzione delle frequenze di pulizia dei bagni degli spogliatoi e delle docce, tutto a discapito dei lavoratori. Senza tralasciare la preoccupazione che si vive all’interno dello stabilimento legata al futuro dello stesso, senza l’ombra di un piano industriale e senza l’ombra di investimenti importanti o l’arrivo di nuove lavorazioni o di nuove assunzioni”. Su questo tema la Fiom nei giorni scorsi aveva incontrato il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, esponendo una serie di perplessità. Ora scatta un altro sciopero.

Andrea D’Aurelio

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