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SULMONA – Se diverse sigle sindacali hanno tirato un respiro di sollievo sul futuro della Magneti Marelli, la Fiom resta scettica e non abbassa la guardia. Entro tre mesi sarà concluso il cambio societario ma a detta del sindacato serve un serio piano di investimenti. “Ci chiediamo come facciano alcuni a confermare un piano industriale mai presentato prima da parte della nuova società” afferma la Fiom, ricordando che ieri si è tenuto anche alla presenza della delegazione Fiom di Sulmona, l’incontro a Corbetta con l’azienda per discutere della vendita ormai prossima. “Mentre parallelamente l’amministratore delegato di Magneti Marelli incontrava in Giappone i vertici di CK, la riunione in Italia si è svolta nuovamente in assenza dell’acquirente, e separatamente dai sindacati firmatari – sottolinea Fiom – nei fatti quello che emerge dall’incontro è che la costituenda società “non fa piani industriali” perché è “un’azienda di componentistica e fornitura”, quindi si adegua ai piani industriali dei vari clienti. L’unica conferma che c’è stata da parte dell’azienda, riguarda quanto detto ad ottobre, ovvero permane “l’accordo pluriennale”, che scade il 31 dicembre 2022, a “parità di mercato”. L’operazione di cambio societario sarà conclusa entro il trimestre in corso”. “È stata data un’ulteriore conferma che le turnazioni di Sulmona dovranno seguire gli andamenti delle turnazioni del principale cliente, Sevel” continua il sindacato dei metalmeccanici Cgil. “Per la Fiom rimane prioritario un serio piano di investimenti volto a migliorare gli impianti e la capacità produttiva, per far fronte alle richieste dei clienti, evitando soprattutto di continuare a sovraccaricare dei lavoratori già sufficientemente spremuti” conclude.

Andrea D’Aurelio

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