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SULMONA – Aprire un tavolo di confronto con il governo per la cessione della Magneti Marelli. La Fiom Cgil scende in campo a livello nazionale e alza il tiro sulle sorti di uno stabilimento che è presente un po’ ovunque sul panorama nazionale e anche a Sulmona con i suoi 670 dipendenti. Le trattative sono in corso ma dal sindacato, che ora esce allo scoperto grazie ai suoi vertici nazionali, è necessario procedere alla concertazione altrimenti si passerà ad azioni anche più forti. “La Fiom in queste settimane è impegnata in tutti gli stabilimenti per tenere le assemblee sulla scadenza del contratto collettivo specifico di lavoro, il primo punto della piattaforma è avere chiarezza sul futuro proprietario del gruppo”- incalzano dal sindacato- che ritiene “indispensabile che il management di Fca e Magneti Marelli, a fronte dei cambiamenti in corso, apra a nuove relazioni sindacali che riconoscano il ruolo attivo e centrale dei lavoratori”. D’altronde anche a Sulmona lo stabilimento ha un impatto con 670 dipendenti che hanno ottenuto un posto di lavoro in un momento sicuramente non facile per l’economia cittadina e del comprensorio. Se per il sole 24 ore la trattativa per la cessione della Magneti Marelli è in dirittura d’arrivo, per l’agenzia Bloomberg, il gruppo automobilistico italo-statunitense avrebbe quasi rotto le trattative con il fondo di private equity Kkr a causa delle divergenze nelle valutazioni da assegnare all’azienda di componentistica. Stando a quanto rivela l’agenzia “il fondo non avrebbe offerto gli oltre 6 miliardi auspicati dai vertici aziendali fermandosi a meno di 5 miliardi e pertanto Fca avrebbe tolto l’esclusiva e deciso di valutare altre proposte pur proseguendo nei preparativi per lo scorporo e la successiva quotazione in Borsa della Magneti Marelli, che a questo punto è destinata a riprendere quota rispetto alla cessione vera e propria, in particolare se le ulteriori offerte non saranno considerate soddisfacenti”. La trattativa è aperta ma la Fiom non resta di certo a guardare.

Andrea D’Aurelio

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