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SULMONA – Se per il sole 24 ore la trattativa per la cessione della Magneti Marelli è in dirittura d’arrivo, per l’agenzia Bloomberg, il gruppo automobilistico italo-statunitense avrebbe quasi rotto le trattative con il fondo di private equity Kkr a causa delle divergenze nelle valutazioni da assegnare all’azienda di componentistica. Si tratta al momento solo di indiscrezioni che però tengono alta l’attenzione sul futuro di uno stabilimento che a Sulmona conta circa 670 dipendenti. La fibrillazione è tale che anche i sindacati, seppur senza esporsi in prima persona, sono interessati alle indiscrezioni dell’ultimo minuto per valutare tutti gli scenari futuri come ha scritto la Fiom Cgil della provincia dell’Aquila, rispondendo a uno dei post sulla sua pagina facebook. Stando a quanto rivela l’agenzia “il fondo non avrebbe offerto gli oltre 6 miliardi auspicati dai vertici aziendali fermandosi a meno di 5 miliardi e pertanto Fca avrebbe tolto l’esclusiva e deciso di valutare altre proposte pur proseguendo nei preparativi per lo scorporo e la successiva quotazione in Borsa della Magneti Marelli, che a questo punto è destinata a riprendere quota rispetto alla cessione vera e propria, in particolare se le ulteriori offerte non saranno considerate soddisfacenti”. La politica intanto resta a guardare senza che nessuno, fatta eccezione del capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi, si sia interessato della vicenda. Nel frattempo si pensa al piano di emergenza esterno dello stabilimento Sistemi Sospensioni per il quale è stata convocata un’assemblea pubblica per il prossimo 25 settembre alle ore 11 presso la Sala Consiliare di Palazzo San Francesco. “In sinergia con la Prefettura abbiamo portato a compimento la redazione di un Piano d’Emergenza atteso da molto tempo. E’ questo un momento importante” chiosa l’assessore Antonio Angelone “per far sì che la popolazione sia edotta sulla problematica rilevante per la sicurezza di uno stabilimento molto importante per Sulmona e il comprensorio”.

Andrea D’Aurelio

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