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SULMONA – Si apre il caso allo stabilimento Sistemi Sospensioni di Sulmona per il licenziamento di un 53 enne, non un semplice operaio ma un responsabile di produzione. Vuole andare fino in fondo alla vicenda la Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila che punta il dito contro “le macroscopiche inefficienze dell’organizzazione del lavoro”. Secondo il sindacato si tratta di “un segnale veramente inquietante per tutti i lavoratori”. “Quante volte la Fiom, da sola, ha denunciato le gravi inefficienze dell’organizzazione del lavoro messa in piedi all’interno dello stabilimento sulmonese? Come mai i firmatari non prendono posizione rispetto alle condizioni di lavoro imposte nell’officina?”- si chiedono i sindacalisti Fiom. “Il ccsl, poi, che impedisce qualunque forma di contrattazione, non fa che produrre risultati dannosi sia per i lavoratori che per l’azienda. E questa non è teoria, ma sono i fatti che lo dimostrano. Come sempre la Fiom è dalla parte dei lavoratori”- concludono dal sindacato. Tornano dunque sotto la lente d’ingrandimento i turni di lavoro adottati dallo stabilimento e il licenziamento del responsabile di produzione riaccende le polemiche.

Andrea D’Aurelio

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