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SULMONA – Sinistra italiana prende le difese del responsabile di produzione licenziato nei giorni scorsi dalla Magneti Marelli di Sulmona. Un caso che ha riacceso i riflettori sui turni e l’organizzazione del lavoro con il movimento che è pronto a presentare un’interrogazione parlamentare sull’argomento. “Il licenziamento”- dichiarano Daniele Licheri Esecutivo Regionale Sinistra Italiana e Domenico Capaldo Circolo Sinistra Italiana Sulmona- “è arrivato in seguito alla spedizione nella fabbrica di Cassino, fatta da un operaio interinale (anch’egli licenziato), di due pezzi difettosi di telaio per la Stelvio (il primo suv dell’Alfa Romeo), che avrebbero dovuto essere scartati. “Questo è un provvedimento sproporzionato rispetto a tanti anni di impegno del lavoratore verso l’azienda” aggiungono “si sta facendo pagare a una sola persona un evidente problema interno di gestione e di organizzazione. Invece di aprire un tavolo con i sindacati sui problemi segnalati nelle settimane scorse si soffia sul fuoco avvelenando il clima. Concordiamo con le dichiarazioni di Fegatelli della Fiom che il licenziamento sia ‘un segnale inquietante per tutti i lavoratori’ che stanno giustamente protestando per turni eccessivamente pesanti nello stabilimento”. Sinistra Italiana Abruzzo chiede di fare chiarezza sull’episodio. “Oltre a dare la massima solidarietà al lavoratore licenziato siamo pronti a scendere in piazza insieme ai sindacati per chiedere un immediato reintegro e un più consono provvedimento proporzionato alla vicenda” concludono Capaldo e Licheri.

Andrea D’Aurelio

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