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SULMONA – Per una sigaretta accesa nel locale massacrarono di botte due persone. Con l’accusa di lesioni aggravate in concorso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, ha rinviato a giudizio G.A. di 46 anni e S.F. di 44 anni, entrambi di Castelvecchio Subequo, per il pestaggio ai danni di due giovani del circondario in un bar di una stazione di servizio alle porte di Raiano. I fatti risalgono al 30 marzo 2016 ed entrambi sono stati assicurati alla giustizia dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, al termine di una battente attività investigativa portata avanti in collaborazione con la Squadra Mobile dell’Aquila. I due, che il prossimo 29 settembre dovranno presentarsi davanti al giudice monocratico per la prima udienza del processo, sono accusati di aver aggredito violentemente due giovani della vallata che si  presentarono quella sera nel locale gestito dagli imputati. Tutto sarebbe cominciato perché uno dei due giovani avrebbe acceso una sigaretta. Le vittime dell’aggressione hanno riportato danni ingenti. Uno dei due è finito in coma per mesi tant’è che dalle lesioni, giudicate guaribili in quaranta giorni, è derivata una malattia ed una incapacità ad attendere alle ordinarie occupazioni. L’altro giovane ha rimediato invece una frattura scomposta alla falange con ventinove giorni di prognosi. La Procura della Repubblica aveva chiesto il processo anche per altre due persone, Domenico Franzese e Fulvio Franzese, entrambi assolti dal giudice Ferruccio dopo il processo celebrato con rito abbreviato per non aver commesso il fatto. I due quella sera sarebbero intervenuti in un secondo momento, alla fine dell’aggressione furibonda, per soccorrere le vittime.

Andrea D’Aurelio

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