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SULMONA – “Ho rinunciato alla lite pendente per occuparmi della città”. Lo afferma l’assessore comunale ai lavori pubblici, Mauro Tirimacco, l’unico componente del nuovo esecutivo comunale nato dall’accordo dei civici con il Pd, che è risultato incompatibile con la carica di assessore dopo la verifica portata avanti dalla Segretaria Comunale, Nunzia Buccilli. Tirimacco ha una lite pendente con il Comune per un credito di circa diecimila euro, non ancora pagato dall’ente verso la società “L’Ambiente” di cui l’assessore è amministratore delegato. L’imprenditore annuncia quindi di rinunciare alla stessa lite per assumere l’incarico di assessore della città di Sulmona. “Vorrei subito precisare”- esordisce Tirimacco- “che non ho rinunciato alla lite per l’indennità di carica ma solo e soltanto per curare gli interessi della città di Sulmona. C’è chi pensa male ma io non voglio lasciare nulla al caso”. L’assessore, alla faccia dell’incompatibilità che è stato subito sanata, ha tenuto ieri il primo incontro con la squadra degli operai del comune di Sulmona. L’obiettivo è quello di riparare a stretto giro tutti i semafori non funzionanti che sono balzati alle cronache negli ultimi giorni per la raffica di incidente. Sciolto il nodo dell’incompatibilità, come aveva anticipato Onda Tg, per gli assessori Manuela Cozzi e Pierino Fasciani. Per la prima non si rendono necessarie le dimissioni da consigliera comunale di Anversa degli Abruzzi come pure il fatto di essere socia di una cooperativa che gestisce il consorzio di via Federico II, sui cui locali grava un contenzioso aperto con il Comune, non incide più di tanto perché la Cozzi non è legale rappresentante della cooperativa. Per Fasciani la perplessità avanzata era legata alla delega sulla sanità assegnata a un dipendete Asl. Ma anche per lui l’incompatibilità non sussiste.

Andrea D’Aurelio

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