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L’AQUILA- Aveva conseguito profitti per oltre 72 milioni di euro senza presentare, dal 2011 al 2015, le dichiarazioni previste. Finisce nei guai una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di materiale elettrico e dei relativi rappresentanti legali. I militari del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente, per oltre 35 milioni di euro, emesso dal Gip del Tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto , su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Aura Scarsella, nei confronti di un evasore. L’attività è il frutto di un’articolata e complessa verifica fiscale che le Fiamme Gialle hanno condotto nei confronti di un “evasore totale” individuato nell’ambito dell’attività di monitoraggio dei soggetti economici c.d. di rilevanti dimensioni operanti nella provincia aquilana. L’attenzione dei finanzieri è stata attirata dalle numerose anomalie riconducibili alle discordanze tra i dati contabili indicati sul sito web della società e quelli riscontrabili attraverso le banche dati in uso al corpo. La ricostruzione della contabilità aziendale, unitamente ai riscontri diretti effettuati su tutto il territorio nazionale, ha consentito alle Fiamme Gialle di determinare l’effettivo giro d’affari realizzato dall’impresa ed i relativi ricavi non dichiarati al fisco, quantificati in oltre 72.000.000 di euro, corrispondenti a circa 38.000.000 di euro di imposte evase. La misura cautelare è stata eseguita in questi giorni dai militari del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria che hanno sottoposto a sequestro conti correnti bancari, postali e quote societarie nella disponibilità dei responsabili della società verificata. La Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini: l’evasione fiscale, infatti, produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato e accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.

Andrea D’Aurelio

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