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SULMONA – Dalle opere di manutenzione alla sistemazione della scuola dell’infanzia “Collodi” alla ristrutturazione della scuola primaria Masciangioli. Su questi punti una ventina di genitori dell’Istituto Comprensivo Mazzini-Capograssi stanno predisponendo una raccolta firme per chiedere un incontro pubblico al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini. E in città l’estate si conferma calda sul fronte dell’edilizia scolastica. Non solo gli alunni ma anche gli amministratori dovranno fare i “compiti” a casa per far ripartire l’anno scolastico in tutta serenità. Ma soprattutto sono chiamati a dare risposte precise e concrete dopo la “sospensione del giudizio” di fine anno che era arrivata dagli stessi genitori. Metafore a parte, le richieste delle famiglie riguardano le opere di manutenzione dei moduli provvisori ad uso scolastico siti nel piazzale interno della caserma “Cesare Battisti” con montaggio di struttura idonea all’attività motoria. Come pure i genitori chiedono lumi sulle opere di manutenzione della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” in via Trento e della scuola secondaria Capograssi i cui lavori sono già partiti ma bisogna ancora chiudere la fase di negoziazione con la S. Antonio Srl per la sistemazione degli studenti nell’ex convento di viale Mazzini, la stessa struttura che era stata scelta per i ragionieri e i geometri. Le famiglie chiedono al sindaco che novità ci sono per la nuova sistemazione della scuola dell’infanzia “Collodi” di via Dalmazia e per l’avvio dei lavori di ristrutturazione nella scuola Masciangioli. L’accordo fra ditta e Comune è stato sugellato il mese scorso come anticipato da Onda Tg ma di cantieri e impalcature ancora nessuna traccia. C’è poi la questione della refezione scolastica la cui gestione cambierà a gennaio e le famiglie dovranno decidere a settembre, per l’intero anno scolastico, se far consumare il panino agli studenti o farli mangiare a mensa. E si sa che le esigenze nel corso dell’anno cambiano. Ma su questo punto il confronto si aprirà, almeno si spera, con la Dirigenza scolastica dell’Istituto. Intanto la richiesta di incontro pubblico sta per essere depositata al sindaco. Il Comune dovrà pur dare delle risposte. Se in passato si è detto che fra amministratori e genitori doveva esserci il filo diretto, ora arriverà il banco di prova.

Andrea D’Aurelio

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