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SULMONA – La vicenda del Centro di Salute Mentale è una scusa per chiudere definitivamente il reparto di Medicina Nucleare all’ospedale di Sulmona. Ne è convinto il sindacato Nursind, con il suo Segretario provinciale Antonio Santilli, che diffida il Manager della Asl Rinaldo Tordera dall’interrompere le attività nel reparto. Nei giorni scorsi infatti il numero uno dell’azienda sanitaria aveva chiesto al sindaco Annamaria Casini di sospendere l’ordinanza sul Cim, collocato con sede ambulatoriale presso Medicina Nucleare, per consentire lo svolgimento delle prestazioni mensili diagnostiche, pena il dirottamento delle stesse all’Aquila. Il sindaco Casini non ci sta tant’è che ha definito l’intervento di Tordera un ricatto e una caduta di stile. Una presa di posizione che non è piaciuta nemmeno al sindacato. “Ci chiediamo se questa non è una scusa per privare l’ospedale anche di questa U.O., visto che il sanitario assunto per pubblico concorso specificatamente per l’Ospedale di Sulmona è stato immediatamente depistato verso l’Ospedale di L’Aquila non avendo mai espletato stabile e continuativo servizio presso il nosocomio peligno”- rileva la Nursind- ritenendo che “è forse malizioso pensare che la vicenda del Csm non sia solo una scusa per chiudere definitivamente il reparto di Medicina Nucleare di Sulmona, magari facendone ricadere la responsabilità sul Sindaco di che, precludendo lo svolgimento e le attività nella struttura del Csm non ha fatto altro che il proprio dovere per ragioni di sicurezza pubblica”.

Andrea D’Aurelio

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