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SULMONA – Il blitz dei Nas nei centri di cottura in concomitanza con l’avvio del servizio, il portale informatico per i pagamenti on line in tilt, il poss non funzionante nell’ex Caserma Pace e le famiglie inserite in decima fascia, senza distinzioni di sorta e di reddito. I disagi non finiscono mai per il servizio di refezione scolastica nel comune di Sulmona. Dopo la falsa partenza, ampiamente denunciata da Onda Tg, l’ultimo disservizio in ordine di tempo riguarda l’inserimento in decima fascia, quella che non dà diritto ad alcuna esenzione, per un “semplice” errore del sistema. A fare l’amara scoperta sono stati diversi genitori, ormai sul piede di guerra, per una digitalizzazione che fa acqua da tutte le parti. Che all’inizio bisogna abituarsi è fisiologico, ma nell’era digitale certe mancanze non sono tollerabili. “Ci siamo ritrovati tutti in decima fascia con un accredito di 4.68 euro che corrisponde al prezzo giornaliero più alto, nonostante la dichiarazione Isee presentata a suo tempo”- intervengono in coro i genitori che si sono rivolti di nuovo agli uffici dell’ex Caserma Pace per far notare l’ennesima criticità. “Ci hanno consigliato di inviare una mail all’indirizzo indicato sulla piattaforma ma sono giorni che dobbiamo affrontare i disagi, togliendo del tempo anche al nostro lavoro”- concludono. Che per un disagio subito debbano essere i genitori a riparare sembra davvero assurdo. Si spera ora che, dopo la prima settimana di “rodaggio”, si arrivi a un’erogazione più snella e digitale dei buoni pasto. Perchè, se si procede di questo passo, davvero si arriverà a rimpiangere il famoso blocchetto da ritirare agli uffici di Palazzo. Nel 2019.

Andrea D’Aurelio

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