banner
banner

SULMONA – Undici mesi dalla ristrutturazione del mercato di piazza Garibaldi. Era il 7 ottobre 2017. Toni più pacati e stemperati quelli degli ambulanti del mercoledì anche se- incalzano in coro- la diversa distribuzione dei posteggi e la lotta all’abusivismo non risolve la crisi. Ognuno fa leva sui suoi prodotti insomma, lanciando il cuore oltre l’ostacolo, tenendo conto dell’ultimo bollettino diramato dalle associazioni di categoria: una decina di ambulanti hanno chiuso le loro attività sul territorio e non sono intenzionati a rinnovare la licenza ma altri dieci, che si muovono dalla costa e da altre località, hanno cambiato location. La proposta era quella di creare un consorzio a tutela del mercato o addirittura applicare la riduzione della Tosap non solo ai tempi di Giostra ma per un anno interno. Con la ristrutturazione del mercato, obiettivo centrato dall’ex assessore comunale Cristian La Civita in concerto con Dirigenti e associazioni di categoria, il numero degli ambulanti è stato ridotto da 161 a 105. Ma la nuova planimetria razionalizza l’occupazione del plateatico introducendo i corridoi di soccorso e dei disabili, applicando il cosiddetto concetto di “entrata libera”, un complesso di azioni finalizzate al miglioramento dell’accessibilità delle persone con disabilità ai banchi delle merci esposte. Per piazza Garibaldi si apre anche la strada del riconoscimento del mercato storico, dopo la legge promulgata dalla Regione. Un iter che ora dovrebbe richiamare gli interessi degli amministratori comunali per seguire tutti i passaggi. Se è vero che la ristrutturazione e il mercato storico non risolvono il problema del turismo e della crisi, per gli operatori è giusto utilizzare tutti gli strumenti a disposizione.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento