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SULMONA – Quattro mesi di reclusione patteggiati con il giudice Giorgio Di Benedetto e divieto di soggiorno nel Comune di Sulmona. Questa la pena comminata a un 19 enne pakistano residente a Brescia che è stato arrestato nei giorni scorsi a Sulmona dalla Polizia per resistenza a pubblico ufficiale per essere processato poi per direttissima. Il giovane voleva far fuggire una minore ospite di una casa famiglia che opera sul territorio e in alcune occasioni ha provato anche a minacciarla. In particolare, negli ultimi mesi, il personale della Squadra Volante è intervenuto spesso presso una casa famiglia di Sulmona poiché il giovane, legato sentimentalmente a una minorenne loro ospite, ha tentato di farla fuggire dalla struttura minacciando sia la ragazza che il personale che vi presta servizio. In più occasioni i due ragazzi sono riusciti anche ad allontanarsi, ma sono stati subito rintracciati e la ragazza, ogni volta, veniva nuovamente riaffidata ai responsabili della casa famiglia. Per tali episodi il giovane era stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di sottrazione consensuale di minorenne. Ma la sera del primo novembre arriva sul centralino del 113 una richiesta di intervento da parte dei responsabili della struttura, che segnalavano nuovamente la presenza del giovane, intenzionato a far fuggire la minore. Il personale della Volante giunto sul posto non trovandolo, ha effettuato diversi giri di controllo nelle vie limitrofe, fin quando ha notato il ragazzo, appiedato, avvicinarsi di nuovo alla casa famiglia. Lo stesso, raggiunto, ha iniziato ad inveire contro i poliziotti, aggredendoli fisicamente con calci e spintoni, pertanto è stato tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto presso gli Uffici del Commissariato. Nella mattinata di ieri, il Presidente del Tribunale di Sulmona ha convalidato l’arresto, condannando il diciannovenne alla pena patteggiata di mesi 4 di reclusione, disponendo nei suoi confronti la misura del divieto di soggiorno nel Comune di Sulmona. Al termine delle formalità di rito, il giovane pakistano è stato accompagnato presso la stazione ferroviaria di Sulmona e quindi allontanato in ottemperanza della misura applicatagli.

Andrea D’Aurelio

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