banner
banner

SULMONA – L’autorizzazione dal Comune è arrivata questa mattina e Bilal, il commerciante di origine turca che solo due giorni fa aveva minacciato di togliersi la vita, ha allestito subito tavoli e sedie fuori la sua attività commerciale in corso Ovidio. Ha dovuto lottare contro la burocrazia, come del resto avviene per ogni esercente che oggi decide di rispettare le regole, ma il suo gesto eclatante ha inevitabilmente lanciato un segnale. “La richiesta per l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, per l’istallazione temporanea di tavoli, sedie e ombrelloni nell’area antistante la sua attività nel periodo estivo, è stata presentata dal commerciante il 5 Aprile scorso. Successivamente, tramite pec, datata al pomeriggio di sabato 29 Aprile, è stata inviata l’istanza integrata con certificati. Documenti necessari per non incorrere in sanzioni. La richiesta è stata presa in carica dal funzionario responsabile, il quale ha comunicato al professionista incaricato dal commerciante che, in tempi stretti, si sarebbe provveduto ad elaborarla”- aveva spiegato il sindaco Annamaria Casini. E così è stato. Ma per Bilal i problemi sono cominciati ben tre anni quando allestì i tavoli non avendo l’autorizzazione per amministrare alimenti e bevande ma “nessuno mi ha detto che non lo potevo fare e mi hanno fatto solo consumare i soldi”- ribadisce a Onda Tg- ringraziando ancora una volta il maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Zenobi che l’altro giorno lo ha calmato e lo ha convito a desistere dal gesto estremo. “Mi ha trattato come un figlio”- ha concluso il commerciante.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento