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SULMONA – Mozione di sfiducia per Katia Di Marzio e Presidenza del Consiglio alla minoranza, azzeramento dell’esecutivo comunale con conseguente fiducia a tempo fino alle prossime consultazioni regionali. E’ la proposta che la minoranza di Palazzo San Francesco vorrebbe presentare al sindaco di Sulmona Annamaria Casini all’indomani dell’accesissimo Consiglio Comunale sulla crisi politico-amministrativa che ha portato proprio la Casini a rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino in data 11 agosto e a revocarle il 30 agosto scorso. Nel momento in cui la maggioranza si è ricompattata ma solo su determinati temi, l’opposizione non vuole e non intende restare a guardare e passa quindi alla contromossa. Nell’ultimo summit di minoranza, stando alle indiscrezioni dell’ultimo minuto, i consiglieri vorrebbero dar seguito a quanto annunciato nell’ultima seduta di assise civica, sfiduciare cioè il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio e presentare una proposta al sindaco, visto che la Casini non ha ancora chiuso le consultazioni ma resta in una posizione di ascolto e di apertura, perché si proceda all’azzeramento della Giunta Comunale per una fiducia, anche da parte della minoranza, fino alle prossime elezioni regionali. La minoranza, sempre se la proposta sarà presentata così come pensata da qualcuno, incontrerebbe subito un ostacolo lungo il cammino. Ci vogliono infatti i numeri per far passare la mozione di sfiducia per la Di Marzio e poi la disponibilità del sindaco ad attuare questo piano ma quello che è certo, al momento, è che la Casini non accetta fiducie a tempo. Lo ha dichiarato nel suo discorso di chiusura dell’ultimo Consiglio Comunale e lo ha ribadito nell’intervista rilasciata a Onda Tg. Il sindaco ha chiesto di arrivare a fine mandato prima di essere sottoposta al giudizio degli elettori o, in caso contrario, ha ricordato alle opposizioni che esiste la mozione di sfiducia anche per il sindaco o la raccolta firme con le dimissioni in blocco, già preparata dal consigliere Mauro Tirabassi a mo’ di provocazione ovviamente. L’opposizione quindi si giocherà la sua carta e in caso di mancanza di disponibilità non è detto che non rivaluterà il “promemoria” del sindaco.

Andrea D’Aurelio

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